I grandi Cru della costa a Lucca: perchè en primeur?2 min read

L’idea è semplice ma molto riuscita: cercare di riunire in un’unica associazione tutta l’eccellenza vinicola delle province toscane che si affacciano sulla costa.
Quindi Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto, con le loro zone più vocate, in evidenza. Dai Colli di Luni alle  Colline Lucchesi, da Montecarlo alle Colline Pisane, da Montescudaio,  a Bolgheri, dalla Val di Cornia a  Montecucco e al Morellino di Scansano. Un bel numero di denominazioni per totale di 71 cantine che coprono l’intera fascia costiera .

L’anteprima da molti anni ormai si tiene a Lucca nel mese di Maggio e offre la possibilità a operatori e stampa di assaggiare i vini “en primeur” (appena fermentati) dell’ultima annata (in questo caso il 2008) per poter dare un giudizio tecnico sia sulla vendemmia sia sul futuro dei singoli vini.  Parallelamente però è anche possibile assaggiare gli stessi vini gia nella loro versione imbottigliata e in commercio. Da quest’anno poi l’organizzazione ha deciso, saggiamente, di offrire al pubblico degli appassionati la stessa possibilità offerta al mondo professionale.

Personalmente, l’idea di poter assaggiare vini appena fermentati, che magari devono ancora svolgere la fermentazione malolattica, o, ancora peggio, con la stessa in piena lavorazione, non mi ha mai affascinato particolarmente.
Vale la pena ricordare che il gruppo di assaggio di Winesurf ha da sempre scartato l’ipotesi di assaggiare vini ancora non imbottigliati. Il motivo è semplice: la differenza tra il campione prelevato dalla vasca e quello imbottigliato a volte può essere enorme; il vino in vasca è soggetto ad ancora troppe manipolazioni per poterlo ritenere un fedele esempio di quello che andrà in bottiglia. Inoltre molto spesso i campioni non sono la copia fedele del taglio finale per l’imbottigliamento.

Per questo motivo mi sono lasciato tentare solo dall’assaggio dei campioni già in commercio, tuffandomi in un incredibile caleidoscopio di vitigni (ne ho contati almeno 20 diversi) che hanno reso meno tecnica e statisticamente significativa la degustazione, ma sicuramente più varia e divertente.

Personalmente ritengo l’idea di mettere a disposizione gli assaggi dei campioni da botte piuttosto traballante, considerata anche l’assoluta non omogeneità delle zone e dei vitigni che compongono i vini. Molto più divertente prendere la manifestazione come un momento di assaggio di molti vini d’eccellenza, fatto in ottime condizioni ambientali.

Piccolo neo:  la scarsa presenza fisica dei produttori,che non ha permesso in molti casi un approfondimento di informazioni sui vini assaggiati.

 

Gianpaolo Giacomelli

È nato a Lerici, vive a Castelnuovo Magra ed è quindi uomo di confine tra Toscana e Liguria. Al momento della “scelta” ha deciso di seguire la passione per le cose buone invece del comodo lavoro dietro una scrivania. Così la “scelta” lo ha portato a Londra a frequentare i corsi per Master of Wine, finendo tempo e soldi prima di arrivare agli esami. A suo tempo ha aperto un winebar, poi un’enoteca e alla fine ha un’associazione culturale, un wineclub, dove, nella figura di wine educator, propone serate di degustazione e corsi. Fa scorribande enoiche assaggiando tutto quello che può, sempre alla ricerca di nuovi vini. Ha collaborato con varie testate del settore, contribuito alla nascita delle guide vini Espresso e Vini Buoni d’Italia prima di dedicarsi anima e corpo a Winesurf.


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