Grignolino, il nobile ribelle a cui prestare molta attenzione4 min read

Qualche giorno fa si è svolta una bellissima manifestazione a Grazzano Badoglio (AT), nelle stupende colline del monferrato astigiano, organizzata da AIS Piemonte in collaborazione con  Consorzio Colline del Monferrato Casalese. Si è parlato di Grignolino e se ne sono assaggiati molti.

Grazzano Badoglio

Due banchi d’assaggio (Astigiano e Casalese) su due piani gestiti dai sommelier AIS, oltre ad altri due banchetti speciali dedicati uno al Monferace e uno a PiuFreisa. 146 etichette in totale per circa 120 produttori. Tre Masterclass, una per giorno, tenute in ordine da Paolo Massobrio, Francesco Saverio Russo e Mauro Carosso. Un evento che ha dato la possibilità ad operatori ed amanti del vino di conoscere più da vicino il Grignolino.

Il Grignolino, definito amichevolmente nobile ribelle per la sua grande capacità di invecchiamento, ma insofferente ad esprimere questa sua finezza in condizioni climatiche e pedoclimatiche non adeguate.

Infatti il Grignolino ha una buccia molto sottile, con una colorazione variabile che va dal rosso, al rosa, al nero e persino al verde: molto dipende dal non uniforme raggiungimento di maturità del grappolo (da lì il colore del vino sempre scarico, quasi rosato) con una maturazione tardiva simile a quella del Nebbiolo.

Difatti la grande variabile che rende questo vitigno così difficile da interpretare sono i terreni, che devono essere belli asciutti e con esposizioni solatie per poter garantire anche un buon maturazione dei vinaccioli, chiamati  “le gringnole”, particolarmente abbondanti nei suoi acini. Ecco il motivo della grande tannicità di questo vino, spalla della sua incredibile longevità.

Nella giornata di sabato ho partecipato ad una masterclass ma soprattutto mi sono sbizzarrito tra i banchi d’assaggio, degustando Grignolino in tutte le sue varie versioni:  frizzante, spumante, fermo e affinato in legno. Tre le denominazioni di riferimento Piemonte Grignolino, Grignolino d’Asti e Grignolino del Monferrato Casalese. Tra i vini poco più di una decina erano i 2022, in maggioranza abbiamo degustato Grignolino 2021, alcuni 2020 e pochi di annate più mature,  Monferace a parte.

Il Grignolino si è presentato si rustico, ribelle, difficile da domare con il suo tannino ruvido e qualche volta secco e con sfumature eteree, ma è stato sorprendente constatare quante siano le diverse interpretazioni di questo vino. Un vino che necessariamente per poter interessare un pubblico più vasto o gli operatori si dovrà adattare ad un mercato che chiede e vuole un vino che sia ben prodotto senza difetti (problema non del tutto superato da come ho constatato dagli assaggi) ma che nel contempo abbia tannini più docili con maggiore finezza e concentrazione di frutto. In poche parole vini più eleganti, meno rustici, che non debbono però snaturare il vitigno ed il territorio.

Molti i vini che nella loro espressione più classica e tradizionale sono emersi in questa degustazione: una nuova generazione di Grignolino sta emergendo, senza tuttavia trovare un vero nuovo interprete.

Grignolino

Ecco alcuni dei miei migliori assaggi.

Piero Bussi, Grignolino d’Asti 2022.

Primo vino assaggiato e riassaggiato per ben altre tre volte durante tutta la giornata. Gioca di beva, succosa acidità con sentori di melograno e spezia.

Spertino Luigi, Grignolino d’Asti 2022.

Uno dei migliori assaggi. Ribes rosso, mora fresca, lampone e fragola in succo, pepe rosa. Tannino vivo ma ben bilanciato da una succosità agrumata e speziata.

Cascina Rey, Grignolino d’Asti Il Bisbetico Domato 2021.

Una riconferma il vino di Monica Monticone. Il suo è un vino neoclassico che abbina concentrazione del frutto, freschezza e nel contempo tannino morbido senza però snaturare la vera identità del vitigno.

Goggiano, Grignolino d’Asti Brunot 2021.

Concentrato pieno, rustico e austero: un true old style con potenziale di invecchiamento.

Marchese Alfieri, Piemonte Grignolino Sansoero 2021.

Un altro dei migliori assaggi. Sempre difficile con il Grignolino trovare il bilanciamento tra tannino e concentrazione del frutto (ciliegia)ma qui il gioco è uscito bene. Succosa acidità con finale aranciato ed un tocco di salinità e spezie arricchiscono questo vino.

Accornero Vini, Grignolino del Monferato Casalese Bricco del Bosco 2022.

Gioca di leggerezza e franchezza un vino agrumato e pallido.

Oltre 400.000 le bottiglie sul mercato di Grignolino, che con la sua versatilità e il cambiamento climatico sta mutando pelle. Dedichiamogli molta attenzione.

Davide Buongiorno
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