A Fidenza “Luigi Veronelli, camminare la terra” dal 9 giugno1 min read

A scanso di equivoci voglio dirlo subito: non solo non sono stato un allievo di Veronelli ma l’avrò incontrato si e no 2-3 volte. Ciò non toglie che l’abbia sempre visto come un esile, elegante, forbito e vulcanico “rompighiaccio”, una persona che (oltre a molte altre cose)  ha sdoganato e presentato agli italiani una professione che prima non esisteva, il giornalista enogastronomico.

Per questo, per la continua e ficcante curiosità che metteva nel suo lavoro, per (last but not least) gli indimenticabili duetti gastronomici televisivi con Ave Ninchi, dovrò sempre ringraziarlo.

Per questo mi sembra doveroso comunicarvi che dal 9 giugno aprirà la mostra fotografica che lo ricorda e che tutti quelli che oggi sanno ruotare un vino nel bicchiere dovrebbero vedere.

Questa volta, dopo  Milano e Bergamo, sarà Fidenza ad ospitarla, grazie naturalmente all’interessamento del Comitato Decennale Luigi Veronelli e a  Gian Arturo Rota.

Prendetevi qualche ora di tempo e andateci, sarà un momento per riflettere sulla sua figura e sul mondo del vino: vi farà sicuramente bene.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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