Evitate di fare la domanda perché ce la siamo già fatta da soli!2 min read

“Un altro magazine on-line sul vino e la gastronomia?”.

Personalmente questo quesito, con varie declinazioni, (un’altra guida sul vino, un’altra megamanifestazione enogastronomica, un altro libro sulla degustazione, un’altra trasmissione televisiva sul cibo e sul vino) mi è stato fatto molte volte nella vita e mi ha sempre portato fortuna. Oggi la risposta, che viene dal cuore e dalla consapevolezza delle nostre forze è  “Leggeteci e vedrete che non seguiremo strade già segnate” .

Per prima cosa adotteremo sin da subito anche la lingua inglese: questo ci permetterà di essere consultati da tutto il vastissimo mondo che “surfa” su internet.

Ma utilizzeremo anche una lingua ancora più universale: per le nostre degustazioni useremo un sistema grafico che le renderà intelligibili a tutti, qualsiasi lingua si parli. Non più quindi lunghe e verbose schede degustative, ma in un colpo d’occhio il neofita e l’esperto avranno il quadro di un determinato vino. E il quadro potrà essere più centrato e più immediato rispetto alle guide cartacee. Questo perchè i nostri assaggi, grazie ad Internet, saranno fatti per certi vini quando questi sono più pronti (per i rossi importanti ottobre, novembre o dicembre) e per altri quando il mercato li chiede e li beve (i bianchi giovani testati nel periodo estivo). Certi vini inoltre li assaggeremo (o riassaggeremo) dopo alcuni anni, per vedere e valutare la loro evoluzione.

Oltre al vino parleremo di olio, di cibo, di gastronomia e del molto che ruota attorno a questo bel mondo, oggi abbastanza acciaccato ma sempre ben vivo.

Ne parleremo senza falsi pudori o paure reverenziali: le nostre inchieste entreranno nel cuore dei problemi, anche di quelli più scomodi che spesso si cerca di mettere in secondo piano.

La squadra direbbe Groucho Marx che è composta da “Persone che non vorrebbero far parte di un club che accetti tipi come loro”. In altre parole: giornalisti, esperti ed appassionati perfetti  per fare un lavoro serio ma non serioso. Altri si aggiungeranno a breve, specialmente dall’estero, con l’obbiettivo di creare un gruppo su cui “Non tramonti mai il sole”.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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