L’idea che la Puglia sia produttrice di vini di grande corpo e dall’elevato tasso alcolico è dura a morire.
Non nego che questo in parte sia vero, ma ormai i 14 gradi potete trovarli abbastanza normalmente anche in Piemonte o in altre regioni che tradizionalmente hanno sempre espresso vini che difficilmente superavano i 13,5 gradi.
Nessuno si lamenta se un Amarone arriva ai 16 gradi, non vedo perché allora penalizzare questi vini quando sono anche ben fatti ed eleganti.
Non devono necessariamente piacere a tutti ma è innegabile che hanno un loro seguito, per fortuna. Ci sono però anche vini che giocano, perché nella loro natura, in altro modo le loro specificità, senza per questo essere di serie B.
Il Nero di Troia è uno di questi e se la gioca direi alla pari, quando ben interpretato.
Nasce da un vitigno versatile, che può essere importante oppure fresco ed immediato come quello che vi proponiamo.
L’Essenziale 2010 della giovane cantina di Poggio Imperiale, già recensito nella versione 2008, ha mantenuto le promesse iniziali, proponendosi come tra le più indovinate versioni di Nero di Troia. Non nasce certo per essere una riserva anche se lo si può conservare per qualche anno.
Un naso netto e franco di prugna nera e note di china e rabarbaro. Al palato è fresco di buon corpo con frutto succoso e ritorno di frutta nera.
Appagante, lineare con trama tannica ben lavorata e tipica del vitigno.
Un bell’esempio di Nero di Troia!
Essenziale 2010
Daunia IGT
Az.: Valle dell’Elce
Tel.: 0885.441452
Uvaggio: 70% Nero di Troia+ Montepulciano