Elena Fucci, Marianna Vitale e Giovanna Voria: storie di donne al Sud2 min read

Se c’è una cosa in cui è difficile distinguere tra Nord e Sud è proprio l’enogastronomia. Lo vediamo anche dal fatto che non c’è bisogno di leggi sulle pari opportunità per vedere emergere le donne.
Queste sono tre storie da raccontare, bere e mangiare.

 

Elena Fucci ha 28 anni. Il nonno aveva ereditato un bel vigneto in contrada Titolo a Barile, nel Vulture. Rifiutò di venderlo e ancora oggi ci vive dentro a oltre 90 anni. Il papà Salvatore,insegnante, nel 2000 smise di conferire le uve e decise di iniziare l’avventura dell’imbottigliamento nel piccolo locale vicino casa. Una scommessa molto difficile visti gli anni che sono seguiti, dall’attacco alle Torri Gemelle alla crisi economica che ancora morde le chiappe. Elena si è laureata in Enologia a Pisa ed è tornata al Sud per portare avanti l’azienda. Una storia di grande successo visto che per il secondo anno consecutivo è l’azienda lucana più premiata per il suo Aglianico del Vulture Titolo. La sua storia è una inversione di tendenza rispetto alla fuga di competenze che in altri campi si continua a registrare nel Mezzogiorno.

 

Marianna Vitale ha 30 anni, con il marito Pino Esposito ha aperto il ristorante Sud a Quarto, nella periferia settentrionale di Napoli dopo un periodo di lavoro da Lino Scarallo a Palazzo Petrucci. Una sfida enorme,in un posto fuori mano e completamente estraneo a ogni giro turistico. Marianna però ha buona creatività, idee fresche e velocità. In breve tempo il suo ristorante ha successo, inizialmente soprattutto grazie al passaparola di internet, poi con le segnalazioni delle guide. La sua storia ci insegna che le periferie non sono perdute alla bellezza e alla laboriosità.

 

 

Giovanna Voria ha 50 anni. Cilentana, ha aperto il suo agriturismo in un vallone sperduto non lontano dai templi di Paestum, dove nasce il fiume Alento che regala il nome a queste terre aspre, selvagge e disabitate, il Cilento. Avrebbe potuto fare i soliti fusilli e carne alla brace, invece, anno dopo anno, è cresciuta frequentando corsi di cucina, pasticceria, conserve. Il suo agriturismo, Corbella, è oggi depositario sia della tradizione che dello studio creativo delle infinite possibilità offerte dai prodotti della terra. La sua storia è un segnale di come anche nelle aree rurali più povere sia possibile fare qualità e crescere.

Tre storie di donne del Sud. Tre motivi per essere ottimisti, nonostante tutto.

Elena Fucci, Barile. Vulture. www.elenafuccivini.com
Ristorante Sud, Quarto. Napoli. www.sudristorante.it
Agriturismo Corbella, Cicerale. Cilento. www.agriturismocorbella.it

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Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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