E’ morto Fabio Picchi1 min read

La risata era il suo biglietto da visita: partiva quasi con un sospiro per poi esplodere e riempire lo spazio. Fabio riusciva sempre a riempire lo spazio, a non passare inosservato.

Del resto da uno che aveva idee a raffica come le sue non si poteva aspettare di meno.

Lo vidi la prima volta più di 30 anni fa e mi colpì il suo modo irriverente e geniale di sposare il sacro col profano, di mischiare la semplicità della cucina toscana con la sacralità dei gesti e delle atmosfere dei grandi ristoranti stellati. Il Cibreo era una perfetta sintesi di questo e proprio per questo ha avuto un successo notevole.

Ma accanto al Cibreo c’era il Cibreino, non solo un modo per “finire” gli avanzi ma un vero e proprio atto d’amore verso l’osteria, quella dove ci si sedeva e si mangiava quello che c’era, quasi in comunione con gli altri.

Poi la sublimazione del Teatro del sale, dove l’aria profumava di cibo e di belle parole e dove la voglia di stupire riusciva sempre a stupire.

Non è facile azzeccare un locale, figuriamoci tre, senza parlare del Caffè e delle sue mille attività, anche letterarie.

Fabio aveva  l’allegria del genio e sapeva contagiare gli altri. Ora non c’è più e probabilmente non ci sarà più uno come lui.

Ciao Fabio.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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