Degustazione vini dolci, passiti, fortificati: un mondo da godere!2 min read

Quest’anno per molti non è stato certo dolce e quindi è oramai tradizione di Winesurf chiudere il periodo della guida con l’assaggio dei vini dolci, fortificati, passiti etc.

Sono vini che ci arrivano durante l’anno a vario titolo, quindi troverete prodotti da varie regioni d’Italia e di varie tipologie. Solo i Recioto (della Valpolicella e di Soave) sono stati richiesti e quindi ne troverete un buon numero tra i vini degustati.

Partiamo proprio da queste due tipologie: i (comunque pochi) Recioto di Soave sinceramente non ci hanno colpito particolarmente: mancano di profondità gustativa e anche al naso non mostrano grandi gamme aromatiche. Molto meglio i Recioto della Valpolicella, più intensi e complessi al naso e molto più importanti al palato. Secondo noi sono anche ben abbinabili e specie con dolci secchi vanno veramente a nozze.

Ma il bello di questa degustazione è che ogni anno ci accorgiamo della varietà di “vini dolci” (usiamo questo termine per sintesi) che offre il nostro paese. Abbiamo trovato grandi espressioni dal nord al sud grazie a vini di tipologie completamente diverse ma che incarnano unicità espressiva e infinità bontà. Ne vogliamo citare uno, il migliore dei nostri assaggi: un Marsala Vergine del 1980 che ci ha strabiliato per tensione e profondità al palato, grazie ad una persistenza infinita. Provatelo!

Ma non di solo Marsala vive l’uomo e così abbiamo incontrato Moscato Rosa con gamme di profumi illimitate, vini che grazie alla muffa nobile non fanno rimpiangere i migliori Sauternes (costando molto meno), per non parlare di Vinsanto, Vernaccia di Oristano, passiti marchigiani e via così.

L’altra domanda che ci poniamo durante quest’assaggio è perché questi vini non riescano ad essere compresi, bevuti e goduti. I consumi sono minimi ma ogni volta che uno assaggia un “vino dolce” italiano non può rimanere indifferente. Il  mistero della loro “non moda” è per noi veramente irrisolvibile.

Ma adesso non è il momento per parlare di misteri ma di certezze, come la bontà di questi vini. Con questa carrellate di grandi e dolci interpretazioni la redazione di Winesurf augura a tutti un dolce 2022. AUGURI!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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