Nessuno mi toglie dalla testa che pochissimi produttori di Montalcino credono in questo vino. Lo fanno, lo vendono, lo usano come fonte di rapido introito, ma non ci credono! Lanciati come sono nel mondo dei grandi vini da invecchiamento, ben pochi danno il giusto peso a un vino giovane, vibrante, ruvidamente seducente come il Sangiovese giovane di queste terre. Altrimenti non si spiegherebbero i tanti tipi di Rosso incontrati.
Si parte da quelli corretti-precisi-equilibrati, di solito prodotti da grosse aziende e adatti a tutti i mercati, per passare poi alla categoria “in cantina avevo questo, cosa dovevo fare?”, dove rientrano tutti quei Rossi senza un minimo di garbo, ruvidi ma poveri, chiaramente figli di un Dio e di un’uva minore, con il produttore che fa ben poco per renderli appetibili, salvo venderli a prezzi che il Chianti Classico si sogna di notte. Abbiamo poi quelli del “moderno è bello!”, i cui Rossi sembrano vini d’altre latitudini (o forse lo sono?). Alla fine – ma proprio alla fine – troviamo quelli che, pur credendoci sempre poco, gli danno il giusto peso, le giuste uve e il giusto tempo. Qualcuno gli dà però il prezzo sbagliato, facendo finta di aver messo in bottiglia un giovane Brunello.
Riassumendo, siamo di fronte a tanta diversità che credo tenderà ad aumentare con il passare degli anni. Sembra infatti chiaro che il vero vino di territorio è e sarà solo il Brunello, mentre il Rosso servirà solo a tappare le falle.
Per quanto riguarda l’annata 2004, possiamo dire che ci è sembrata un’annata equilibrata ma poco strutturata in generale, con però alcune finezze rimarchevoli. Il voto non può superare il 7½, con alcuni vini da 9 ma troppi da 6. Solo per la cronaca: troverete anche qualche Rosso 2003 di aziende che escono con un anno di ritardo, e una piccola degustazione di Riserva 2000. I primi sono talmente pochi che non vale la pena di parlarne, mentre le seconde mi fanno sempre più pensare che il Brunello Riserva andrebbe dichiarato al primo anno di invecchiamento e non più avanti, altrimenti si rischia di ritrovarsi solo con un Brunello più vecchio di un anno e più caro di 20 € in enoteca.