Degustazione Nobile 2003: alcuni passi più lunghi della gamba!1 min read

Oramai siamo vaccinati contro l’annata 2003! A causa di questa vendemmia caldissima, dalle Alpi alle Piramidi dal Manzanarre al Reno ci siamo trovati spesso di fronte a vini senza grande fascino, con profumi indefiniti, complessivamente molto maturi.

Ci aspettavamo qualcosa del genere anche con i Nobili 2003 ma all’inizio la cosa sembrava prendere un’altra strada. Non eravamo certo davanti a grandi vini, ma una certa eleganza, unita ad un insolita freschezza si riusciva a percepire. I profumi erano netti ed abbastanza intriganti. Finiti i Nobili 2003 siamo passati alle cosiddette selezioni e li è cascato l’asino. Ma io mi domando: come si fa in un’annata come il 2003 a proporre vini “importanti”, ancora più vogliosamente concentrati di un Nobile normale? Il rischio (quasi sempre certezza) è di proporre vini imbevibili, iperconcentrati, con profumi assolutamente fuori gamma, con legni sovradimensionati. Il concetto di eleganza non gli è passato nemmeno vicino. Diverse aziende che hanno prodotto un buon Nobile 2003 sono incorse in quest’errore, presentando selezioni senza garbo ne creanza. Per fortuna non sono moltissime: basta evitarle ed il problema è risolto.

Torniamo ai nostri nobili “base” che non arriveranno a grandi altezze ma sono sempre vini onesti, ben fatti, quasi sempre equilibrati e bevibili. Complessivamente questo bellissimo territorio esce a testa alta dalla sfida 2003, con una serie di vini che interpretano bene l’annata, senza eccedere ma anche senza inutili camuffamenti. Mi sembrano interessanti anche i prezzi che in alcuni casi si collocano al livello dei Chianti Classico annata.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE