Degustatori di sale, why not?1 min read

Oramai la sapidità o addirittura la salinità di un vino sono caratteristiche acclarate e positive. Per questo vi invito a fare un sal-to (scusate, non ho resistito) a Fuerteventura, per una degustazione  che potrebbe servire a sviluppare e soprattutto affinare  la vostra percezione del sapido e/o del salato.

Potete infatti fare domanda per partecipare, a Furteventura (Isole Canarie)  il 14 e 15 ottobre, al Concurso Oficial de Sal Marina Agrocanarias 2020.

Leggo nel bando che i campioni dovranno essere delle tipologie sale marino vergine  o fiore di sale e che i membri delle commissioni dovranno valutare alla cieca  prendendo in considerazione colore, tono, luminosità, impurità, sensazione tattile e sensazione orale.

Insomma, come si vede dalla foto del concorso dello scorso anno, la cosa è seria. Del resto con tutto il Sale Rosa dell’Himalaya o Sale Rosso delle Hawaii che oramai si trova dappertutto è bene essere ferrati anche in questo campo…

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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