Dall’Alta Val d’Agri un riuscito “Concerto” di merlot e cabernet1 min read

In Italia c’è di tutto tra le oltre trecentocinquanta DOC, il numero è in continua crescita, da quelle celebri ed osannate, a quelle completamente inutilizzate, a quelle piccole e meno conosciute. L’eccessivo numero, non facilita certo la scelta del consumatore, che si trova a districarsi in una marea di Denominazioni di Origine, di cui spesso ignora persino la collocazione geografica. Quando si pensa alla Basilicata il pensiero corre immediatamente all’Aglianico del Vulture, diventato nel frattempo DOCG, ma negli ultimi anni la regione s’è data anche Denominazioni come Matera, Grottino di Roccanova che si sono aggiunte alla meno recente Terre dell’Alta Val d’Agri. Quest’ultima è una DOC singolare perché utilizza, non è la sola in Italia, vitigni internazionali, nello specifico Merlot e Cabernet. I due vitigni bordolesi sembrano aver trovato una collocazione ideale nei vigneti che godono di una altitudine tra i 600 e 700 metri ed un microclima che assicura forti escursioni termiche. Pioniere di questa denominazione è senz’altro l’azienda Pisani che coltiva le sue uve in biologico, rappresentando da anni la miglior espressione di questo territorio. Il Concerto 2007 Riserva è vino dal colore intenso che sembra ben sopportare gli anni. Confettura di more e note speziate completano un quadro olfattivo piacevolmente dominato da sensazioni dolci. Morbido ed avvolgente con piccole sensazioni vegetali mostra un carattere docile non disdegnando di sottolineare una viva acidità e un corpo elegante

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concerto 2007

Terre dell’Alta Val d’Agri Rosso Riserva DOC

AZ. Pisani

Tel.: 338 1898934

Uvaggio: Merlot- Cabernet

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE