Dopo il terremoto (purtroppo!) Amatrice e il suo piatto storico sono saliti agli “onori” delle cronache. Ci sono state gare per raccogliere fondi proponendo amatriciana in ogni dove.
Oggi, a distanza di due anni e mezzo e dopo immagini fake che hanno fatto il giro del mondo, ci sembra giusto parlare di amatriciana proponendo una decina di ottimi vini, molto diversi l’uno dall’altro, che potrebbero abbinarsi perfettamente a questo grande piatto. Il tutto sperando che Amatrice non venga dimenticata.
Un’altra caratteristica importante di questi vini è il prezzo, contenuto nella stragrande maggioranza dei casi sotto i 15 euro in enoteca.
Cesanese Superiore DOC 2015 Silene, Damiano Ciolli.
Vino rosso assolutamente non ridondante ma profumatissimo, fresco, elegante, persistente, con una tannicità giustamente marcata. Forse l’abbinamento perfetto per questo piatto e per il vostro portafoglio visto che non costa più di 12-13 euro.
Frascati Superiore Riserva DOCG Luna Mater 2015,Fontana Candida.
Chi vuole seguire la strada del bianco laziale scelga questo vino che grazie al corpo e alla giusta freschezza accompagnerà perfettamente il piatto. Non dovete impaurirvi del nome Frascati, anzi farne tesoro perchè a prezzi inferiori ai 15 euro potete bere alla grande. Una dimostrazione che la malvasia puntinata, assieme a quella di Candia, possono dare grandi soddisfazioni.
Orvieto Classico Superiore DOC Campo del Guardiano 2016, Palazzone.
Sapidità, freschezza, nerbo e struttura più che adeguata sono caratteristiche perfette per abbinarlo al nostro piatto. Noi vi consigliamo la 2016 ma con questo vino potete andare indietro nel tempo e magari tentare con un 2014, più esile ma più nervoso. Esile anche il prezzo, attorno ai 17 euro.
Langhe Nebbiolo DOC Simane 2016, Reverdito Michele
Una tannicità importante ma non eccessiva, accostata ad un’alcolicità equilibrata vi pulirà perfettamente la bocca. Ma questo è un vino che gioca grandi carte aromatiche, con netti sentori di frutta di bosco. Se volete un consiglio provatelo anche senza il piatto di bucatini all’amatriciana, oppure con qualcosa di ancor più strutturato. Provatelo comunque visto che costa in enoteca attorno agli 11 euro.
Alto Adige Santa Maddalena Classico 2017 DOC – Pfannenstielhof
Una schiava? Ma certo! Del resto se questo grande rosso regge benissimo uno stinco di maiale può competere tranquillamente con l’amatriciana. Tannicità dietro le quinte ma sempre presente, freschezza e sapidità quasi dirompenti, piacevolezza (grazie ad un naso estremamente fruttato) assoluta. Provatelo, sicuramente il vostro portafoglio non ne risentirà visto che siamo attorno ai 13 euro.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC Gaiospino 2015, Fattoria Coroncino.
Il verdicchio è un rosso travestito da bianco e questo vino di Lucio Canestrari è un grande vino travestito da prodotto che costa poco ed è alla portata di tutti. La grande pienezza di questo vino non avrà problemi con il nostro piatto, anzi speriamo che l’amatriciana sia bella corposa. Uno dei pochi a superare i 15 euro, senza arrivare a 20.
Franciacorta DOCG Extra Brut, Cola
Può una bollicina abbinarsi all’amatriciana? Certo, se lo chardonnay da cui nasce è di livello e il produttore riesce a trarne vini di grande pregio dal prezzo veramente interessante. pensate che questo, pur essendo il più caro tra quelli proposti, non supera i 20 euro.
Valpolicella Classico Superiore DOC Montegradella 2015, Santa Sofia
Un vino che non sfrutta la “dolce marea” che oramai è regola in Valpolicella. Freschezza, buon nerbo, anche una giusta e controllata “giovanile scompostezza” sono le armi adatte per approcciarsi all’amatriciana. Questo vino ha anche un’altra bellissima caratteristica, non sbaglia mai un’annata e riesce sempre a esprimere le peculiarità della vendemmia. Prezzo attorno ai 19 euro.
Vernaccia di San Gimignano DOCG Ab Vinea Doni 2016, Falchini
“NO! La Vernaccia di San Gimignano non può farcela con l’amatriciana.” Se qualcuno pensa questo, oltre a non conoscere i grandi sviluppi qualitativi di questa denominazione non conosce questo vino corposo, sapido e nervoso, che non teme confronti gastronomici importanti come quelli col nostro piatto. Prezzo sui 15 euro
Collio Pinot Bianco DOC Russiz Superiore 2017, Marco Felluga
E chiudiamo la nostra carrellata con un vino “base” elegante e aggraziato come solo un pinot bianco di razza può esserlo. Vino che non vede legno e non ne sente il bisogno: a tavola mostra i muscoli e siamo convinti riuscirà a stupirvi. Del resto Marco Felluga crede molto nel pinot bianco e lo dimostra ogni anno. Visto che siamo in chiusura ci permettiamo un vino dal prezzo leggermente più alto, attorno ai 19 euro.
A questo punto tocca a voi! Fateci sapere quale vino in abbinamento avete scelto e come è andata. Buon appetito!