Come si degusta all’estero: Decanter Awards6 min read

Pochi giorni fa si è conclusa la ventesima edizione dei Decanter Awards e per la quinta volta ho avuto il piacere di partecipare a questa prestigiosa guida mondiale.

Quest’anno dall’Italia siamo partiti solo in quattro: il sottoscritto,Alessandra Piubello, Aldo Fiordelli e Angelo Sabbadin. Ci sono molti altri italiani che partecipano, però vivono in UK :per citarne alcuni Vincenzo Arnese, Michele Fazari, Sara Bachiorri, Silvia Garatti, Andrea Briccarello, Nelson Pari, Federico Moccia.

Un’edizione record con 18.527 vini giudicati al concorso, 50 vini vincitori del premio Best in Show (i migliori vini in assoluto del concorso), 126 Platinum e 705 Gold. I risultati verranno annunciati mercoledì 7 giugno e successivamente anche in forma cartacea.

Questo breve articolo nasce dalla curiosità in generale degli appassionati, produttori ed addetti ai lavori che spesso mi chiedono come funziona esattamente e se il concorso è veramente obiettivo.

Secondo la mia opinione è uno dei concorsi enologici più obiettivi in assoluto, al quale è importante partecipare e vediamo il perché.

Dove e come

Il luogo di degustazione è l’Excel Center a Londra situato tra le docks della capitale inglese.

L’ambiente dove si degusta  è completamente asettico e ci sono 4 stanze.

Pareti bianche, la moquette è ricoperta da un cellophane in modo tale da non avere nessuna alterazione olfattiva. Ogni degustatore ha a disposizione un tavolo bianco molto grande ed un laptop che viene fissato con un supporto a circa 30 cm in modo tale da non essere chinato o distratto e la tastiera è collegata da remoto con usb.

Ogni degustatore ha un accesso personalizzato alla piattaforma e tutte le note di degustazione vengono salvate così come i voti.

Ogni tavolo (che sono 4 tavoli uniti) ha un assistente dedicato al servizio, che cambia sputacchiere e porta l’acqua. Per ogni stanza ci sono circa 10 tavoli. Ogni stanza ha un IT manager che risolve problemi vari.

Ogni tavolo si dedica ad una sola regione o zona nel caso di Italia e Francia, mentre altri sono semplicemente divisi per paese (es: Argentina) o macro area (es:Balcani).

Chi degusta e come si degusta

Ogni tavolo è composto da tre degustatori di cui uno è definito come ‘regional chair’, cioè la persona che alla fine del panel finalizza e prende la decisione finale sul voto del vino.

I regional chair (36) sono generalmente dei MW (Master of wine) o dei MS (master sommelier) o giornalisti che da lungo tempo scrivono di vino (es: Stephen Brooks).

Ad ogni tavolo ci sono altri due degustatori (judge, uno squadrone di più di 230) che possono essere MW o MS o Diplomati West o sommelier professionisti o importatori. In ogni stanza poi c’è un co-chair (sono solo 4) che riassaggia molti vini o risolve dubbi in caso di dispute su alcuni vini ai tavoli, se chiamato in causa.

Alcuni tavoli hanno anche dei senior judge (es: Michela Morris) che prendono le veci dei chair quando questi hanno due tavoli da seguire, per esempio nel caso dell’Italia Piemonte, Toscana o Veneto hanno due tavoli. Ecco quindi che il tavolo non è più composto da tre degustatori ma da quattro in questo caso.

In un giorno ci sono circa 8-9 flight per un totale dai 70 ai 90 vini.

Tutto rigorosamente alla cieca. I vini arrivano già in scatole suddivise per flight e ogni vino ha un sua copertura  numerata dove si ha il codice identificativo del vino, perciò nessuno sa nulla e non può riconoscere niente.

I flight sono composti da 8 a 18 vini circa e sono divisi per categorie di tipologia: spumanti (metodo classico e non), bianchi, rossi, vini dolci e fortificati.

Le informazioni che vengono date sono in linea di massima: denominazione, se è riserva, classico etc, se ha fatto un invecchiamento in legno, annata, prezzo diviso nel seguente modo:

  • Price band A – Entry Level: up to £9.99
  • Price band B – Mid-Range (Lower): £10 to £14.99
  • Price band C – Mid-Range (upper): £15 to £19.99
  • Price band D – Premium: £20 to £29.99
  • Price band E – Super Premium: £30 to £49.99
  • Price band F – Boutique/Icon: £50+

Di solito si va a crescere nei flights partendo da bianchi e spumanti per poi passare ai rossi e si tende generalmente ad invertire verso il finale della giornata alleggerendo gli ultimi flights.

Come si assaggia

Di solito quando si parte con un nuovo flight e denominazione si calibra il palato al tavolo assaggiando i primi due vini insieme.

Si assaggia rigorosamente in silenzio, ognuno scrive delle note (alcune righe) e dà un voto. Tutte le note ed i voti possono essere lette dai chair e dai senior mentre i giudici non le possono vedere.

I punteggi sono in centesimi suddivisi nel seguente modo:

Bronzo (Bronze) 86-89 un vino che è fatto bene e rappresenta la sua categoria (prezzo e denominazione)

Argento (Silver) 90-94 un vino di alta qualità e che ha personalità

Oro (Gold) 95-96 un vino ottimo che si esprime ad alti livelli nella sua categoria. I vini premiati vengono autografati in forma di garanzia dai Chair

Platino (Platinum) 97-100 un vino di eccezionale fattura.

Miglior vino (Best in Show) 97-100 un vino memorabile che merita un premio a parte.

Alla fine del flight si analizza vino per vino e si discute a volte sul potenziale del vino o le eventuali mancanze.

Magazzino con i vini

Chiunque può esprimere la sua opinione e combattere (fight) per le sue certezze e accade spesso che vi siano attive e costruttive discussioni e vini che hanno dei voti tipo 92 arrivano all’oro o, a volte, anche al Platino.

Il voto poi viene finalizzato dal Chair e riassaggiato nella stanza dal co-chair.

Ma non è finita…sì perché i Decanter Awards si sviluppano in tre round.

Secondo round:

vengono ri-assaggiati negli uffici di Londra tutti gli ori da tutti i 36 chair e dai 4 co-chair che decretano ed ufficializzano tutti gli ori ( se un vino non è ritenuto all’altezza viene declassato ad argento). Vengono poi scelti tutti i Platinum.

Terzo Round:

I 4 co-chair: Andrew Jefford, Sarah Jane MW, Ronan Sayburn MS e Michael Hill Smith MW riassaggiano tutti i Platinum e decidono i Best In Show.

Un lavoro indubbiamente lungo e molto preciso in ogni particolare.

Davide Buongiorno
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