Come provare a fare il LaVin Lover e vivere (felice). Seconda parte7 min read

Ed eccoci arrivati al secondo livello. A questo si accede:

A. dopo che per anni e anni vi siete fatti il culo piatto ed il naso ad uncino in corsi ai quattro angoli del mondo. Corsi  in cui avete sempre visto il relatore di turno al centro di capannelli dove la gnocca (timidamente adorante per di più) faceva la parte del leone.

B. Dopo che Il suddetto culo piatto è stato fresato a dovere da chilometri e chilometri macinati su strade, stradine, stradette, capezzagne e viottoli alla ricerca di produttori di vino.

C. Dopo che al culo fresato si è aggiunto il cervello stressato per aver studiato e sostenuto esami su esami;  proprio voi che avevate torturato brutalmente i libri di scuola bruciandoli poi in aperta campagna.

Insomma , qui non ci rientra solo la gnocca ma anche la voglia di eccellere, di sentirsi veramente bravo, un punto di riferimento, un giornalista importante, uno additato della serie “Hai visto chi c’è? ”

Però…se siete tutto questo, pensate che forse potrete rimorchiare più facilmente.
Se questa è l’idea che vi ha spinto in passato, avete già trovato la risposta da soli, se vi sta spingendo su questa strada adesso, leggete con molta attenzione quanto segue.

Il momento più pericoloso

Mettiamo  abbiate superato tutte le forche caudine del caso e siate riusciti anche a pubblicare qualcosa: QUESTO E’ IL MOMENTO PIU’ PERICOLOSO DI TUTTI perché state per subire una delle prove più difficili, quella che molti guerrieri indiani evitavano, preferendo sottoporsi all’altra, dove dei rampini di ferro  vengono infilati sotto pelle e  vieni appeso per tre giorni senza mangiare e bere.

Cosa sta per succedervi? State per essere sicuramente contattati dalla madre di tutti i leopardi che si fingono morti (vedi primo articolo sul LaVin Lover), una P.R!
Per chi non lo sa una P.R  è LA (sempre di donna si tratta, almeno nel 99% dei casi) responsabile delle pubbliche relazioni di un’azienda di vino o di un consorzio.

Ecco come andrà: voi avete appena fatto uscire un’approfondita analisi in tre righe (erano seicento, ma lo spazio è tiranno) sul Passaparola Rosso (vino sulla bocca di tutti) o sull’Aranciato Oxidé (vino baiodinamico, nel senso che puzza come il culo di un cavallo…ma è biodinamico) e state toccando il cielo con un dito.

Proprio in quel momento vi squilla il cellulare e chi sarà? Una voce allegra e suadente si presenta ed è ovviamente la P.R. dell’azienda pinco o del consorzio pallino che, dopo alcuni minuti di chiacchiere in cui viene titillato alternativamente e senza darvelo a vedere:

A. il vostro egocentrismo
B. la vostra bravura nel far ridere una donna (che scoprite con grande soddisfazione-vedi punto A- solo adesso di avere)
C. la vostra assoluta competenza della materia (di vino, non di donne)
D. il futuro roseo che vi attende

vi  inviterà in azienda oppure chiederà quando siete libero per andare a pranzo o a cena assieme.

Capisco che è troppo chiederlo ad un uomo che si è appena visto pubblicare tre righe ed ha ricevuto una telefonata sdilinquitoria da una bella figliola, ma non dovete farvi idee strane e quindi comportarvi di conseguenza (portarle dei fiori o farle un regalino, vestirvi come se doveste andare al Quirinale etc). Lei NON vi ha telefonato per considerare tra i possibili fattori quello di darvela, ma solo per lavoro!

Le squadre in campo

Inoltre, guardiamoci negli occhi: le formazioni in campo sono le seguenti:

A. Da una parte si trova una squadra agguerrita di donne che per arrivare dove sono e rimanere a galla in questa professione devono essere intelligenti, informate, brave nel loro lavoro, di bella presenza, spigliate, disposte (ma non concesse) anche a conversazioni tra l’osé e l’oseiscemo.

B. Dall’altra…la squadra viene composta principalmente (eccezioni esistono, per fortuna loro) attingendo a questi due serbatoi.

1. Nel caso di giovani talenti: ragazzi di buoni studi e di buona presenza  che, oltre al riconoscere un Montracet da un Verdicchio possono sfoggiare esperienza gnocchica anche buona ma che poco può contro chi ha anni e anni  (o forse solo anni, non esageriamo…) di rapporti dove “la signorina ben vestita che accompagna i giornalisti” (per citare una mia cara amica) ha avuto a che fare con ogni tipo di richiesta gnocchica; dalla più velata, del tipo “qual è la tua camera?” alle più esplicite che taccio per mancanza di fantasia.

2. Nel caso di talenti affermati: signori di una certa età (mi ci metto nel mezzo , non come talento affermato ma come signore di una certa età) di buoni o ottimi studi e magari anche con ricordi di esperienze pregresse, che però la professione ha duramente, ripetutamente e largamente provato. Dal punto di vista ciclistico potremmo definirci pance di terza, seconda e prima categoria con alcune pance Hors Catégorie.  Magari la vita, concedendoci piaceri bacchici oltre la norma ci ha anche dato la possibilità di apprendere al meglio l’arte dell’intrattenere una bella (o brutta) donna a cena, ma è il dopocena quello che interessa..

Ora, secondo voi, ci può essere partita con gnocca in palio tra queste formazioni? Le eccezioni possono esistere ma il Verona quante volte ha vinto lo scudetto?

GFDM, ovvero…

Attenti quindi che la GFDM (Grande Figura di Merda) è sempre in agguato.

Prima dell’incontro, per sapere perfettamente a cosa state andando incontro occorre fare un ripassino che ci riporta alla scuola media.  il Principio di Archimede, vi ricordate? Un corpo immerso in un fluido è sottoposto a una spinta diretta verso l’alto, d’intensità pari al peso del volume di fluido spostato…  Cosa dice la leggenda? Lui nella vasca piena, l’acqua che esce, l’esclamazione “Eureka” etc.

Ecco, specie il primo incontro con una P.R. può trasformarsi, a vostra completa insaputa e con danni che si moltiplicheranno nel tempo, in una immersione nella vasca di Archimede, solo che al posto dell’acqua si trova un’altra sostanza  facilmente immaginabile.

Più voi  consci di avere, come Schettino sulla Concordia,  la situazione sotto controllo e la preda tra le grinfie, vi crogiolate nello stillare pillole di saggezza enoica che lei sicuramente già conosce o che comunque si è sentita ripetere da altri 300. Più voi userete termini non certo elogiativi parlando di altri colleghi o aziende di vino, più traccerete strade maestre per voi e viottoli per gli altri e più l’immersione andrà avanti.

Lei deve solo scegliere se assecondarvi o meno, dandovi sadicamente corda o umanamente contrapponendo argomenti logici che riuscirebbero a far ragionare anche un criceto scemo. Comunque il vostro sproloquio invece di avvicinarvi alla gnocca vi avvicinerà  all’immersione completa.

Se poi,forte dei vostri tre righi tre e soprattutto di quoziente intellettivo tre, proverete anche il l’enocascamortismo Pierristico, allora “le acque” si richiuderanno inevitabilmente sopra di voi.

Tranquilli però! Come nei moderni giochi di azzardo a fine pasto potrete subito misurare in diretta quanto vi siete immersi nella suddetta vasca.

Se lei si alzerà e, cercando una scusa andrà a pagare, vuol dire che non è andata male. Se alzandosi dirà “Scusa devo fare una cosa” diciamo che la figura di merda c’è stata, almeno in minima parte. Se alzandosi dirà “Scusa vado a pagare il conto perché devo farmi fare fattura” siete riuscito ad effettuare un doppio carpiato raggruppato nella vasca e la GFDM è vostra al 101%!!

Infatti cosa c’è di peggio dell’andare fuori a cena con una donna (magari bella) e sentirle dire davanti all’universo mondo “Vado a pagare il conto perché devo farmi fare fattura”. Un po’ come se le Olgettine a cena in un ristorante con il Berlusca facessero una colletta tra gli altri avventori per pagargli il conto.

Ma allora tutto è perduto?

Qualcuno ora potrebbe dire “Ma se nel livello base la discussione era “gnocca si, gnocca no” perché salendo di grado, invece di essere facilitati si passa invece a “Figura di merda si o no, ma  gnocca certamente no?”

Perché nel livello avanzato e specie con le P.R (che sono le portatrici sane di gnocca con cui noi più ci rapportiamo) non siamo più fra dilettanti, dove “gnocca più o gnocca meno” non sei nel tuo mondo e quindi ha poca importanza. Qui siamo in campo professionistico, my dear,  e se vi rivolgete ad una professionista (non pensate male!) non crederete mica che abbia gnocca a tonnellate per darla al primo venuto?

In altre parole, per beccare gnocca a livello professionistico devi cercarla quasi sempre altrove e si aprono così vari scenari.

A.Beccare gnocca facendo il docente ad un corso di degustazione

B.Beccare gnocca facendo il docente cretino ad un corso di degustazione

C.Beccare gnocca tra le produttrici di vino

D.Beccare gnocca scrivendo di vino

E. Beccare gnocca tra le abitanti della galassia di  Andromeda durante una battaglia all’ultimo sangue al largo dei bastioni di Orione (ovvero l’equivalente dei punti C e D)

 

La prossima lezione parlerà delle prime due possibilità, quelle (in teoria) possibili.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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