Conferenza stampa a Bologna, nella mattinata dell’11 giugno, per la nascita di quella che è stata definita Scuola di Alta Salumeria Italiana.
Davanti ad una sala di giornalisti ed operatori del settore, il presidente della Società di Mutuo Soccorso Salsamentari, industrie, esercenti e affini 1876, che è lo sponsor ufficiale, ha spiegato varie ragioni che hanno portato ad organizzare questa scuola professionale: la principale è la necessità di formare nuove leve in una professione che sta perdendo addetti e competenze.
Sono stati presentati sia corsi “amatoriali”, cioè destinati ai curiosi della materia, sia un master professionale vero e proprio, opportunità di grande significato tradizionale in una regione come l’Emilia-Romagna. Alla base di questa iniziativa, sta la necessità di perpetuare la tradizione e l’eccellenza italiana nella lavorazione delle carni di maiale senza dimenticare oli, formaggi e vini.
I corsi brevi vanno da “Corso di disosso del prosciutto crudo” (una settimana) a “Corso di abbinamento di salumi e formaggi al vino”(durata tre – quattro giorni), ma anche “Corso di realizzazione di salami e salsicce” ( durata mezza giornata). Sono corsi che possono essere utili a operatori specifici oppure essere solo interessanti a chi vuol provare a far le cosa in casa.
Il Master è un’altra cosa.
Innanzitutto dura sei mesi di cui quattro (240 ore) in aziende consociate, sia botteghe di salumeria, sia industrie produttive, a seconda dell’indirizzo scelto dal singolo candidato e rilevato attraverso la compilazione di un questionario orientativo; le materie argomento del master sono diverse e vanno da elementi generali di zootecnia e casearia, allevamento e macellazione delle carni, alle tecniche relative alla salumeria, ma si arriva anche all’ amministrazione, la comunicazione e il marketing. Speriamo tra le materie spicchi l’allevamento non intensivo, vera e propria base per avere carni di alto livello e nello stesso tempo per evitare le gravi storture dell’allevamento intensivo.
I Corsi inizieranno a settembre-ottobre e le classi saranno di un massimo di 20 allievi, sia per il Master che per gli altri corsi brevi.
Col Master la Scuola di Alta Salumeria intende offrire sul mercato operatori specializzati e già in grado di inserirsi nel lavoro senza ulteriori oneri formativi per le aziende interessate.
E’ chiaro quindi che questa può essere una opportunità interessante di occupazione. L’unico mio dubbio è se saranno i giovani e meno giovani Italiani a coglierla o se invece non sarà l’ennesimo mestiere che gli italiani non vogliono più fare.
Sarà compito della Scuola sapersi rendere appetibile, sapendo dare le prospettive giuste anche per l’imprenditoria giovanile, molto orientata sull’ industria del divertimento e della piccola ristorazione.
Personalmente sono perplessa sul corso di abbinamento salumi e formaggi –vino: tre giorni mi sembran pochi, perché sono argomenti che hanno bisogno di tempo, specie se si vogliono presentare bene le caratteristiche dei singoli componenti di questa gustosa triade. Vorrà dire che se emergerà la necessità, si adegueranno .
Auguri alla nuova Scuola!
Ultima nota: avrebbe dovuto essere presente un rappresentante del Ministero delle politiche agricole, ma nella “confusione” ha mandato un fax il Ministero dell’istruzione. La Regione Emilia Romagna invece era proprio assente.