Ogni dieci anni Alessandro Masnaghetti, alias Persichetti, alias Masna, alias per i non italici Map Man, vuole e deve cambiare rotta. Lo fece salutando la guida vini dell’Espresso e nel “decennale” decide di mandare in cantina la sua Enogea, una delle poche riviste cartacee rimaste nel mondo del vino italiano.
Lui stesso ci tiene a precisare che la porta della cantina rimarrà però aperta e magari tra un annetto o due non è detto che si veda spuntare nuovamente la copertina gialla che tutti conosciamo.
Abbiamo fatto una bella chiacchierata telefonica con Alessandro per conoscere i motivi del cambiamento e siamo felici di aver capito che non si tratta di una chiusura dovuta a motivi finanziari ma solo al dover fare delle scelte da “one man jazz band” e, last but not least, (ammazza che infilata di inglesisimi) di rifiatare un po’.
“In questo momento ho mille progetti in mente e molte richieste nel cassetto, ma non riesco ad organizzarmi ed a pensare in maniera tranquilla e a pianificare il futuro perché sempre pressato dalle scadenze di Enogea: così ho pensato che era meglio, magari per qualche tempo, metterla da parte”.
In effetti con le sue mappe (e ultimamente con il bellissimo libro sulle Grandi vigne del Barolo) Alessandro ha creato un nuovo e interessante mercato, rivolto in buona parte anche all’estero.
Da anni sostengo che la critica enoica italiana (su carta o sul web) deve parlare almeno inglese o, ancora meglio, crearsi un linguaggio semplice per rivolgersi al mondo: le cartine di Alessandro sono una risposta in tutte le lingue a chi si interessa da fuori Italia del nostro vino. Proprio questo “nuovo linguaggio” gli sta portando via sempre più tempo e attenzioni e quindi ecco nascere i motivi per lo stop ad Enogea.
Comunque da abbonato storico del giornale aspetto (magari non a brevissimo) un ripensamento di Alessandro e metto da parte sin da ora i soldi per l’abbonamento
La foto di Masnaghetti Supermam è stata proditoriamente fregata all’Accademia degli Alterati , quella in bianco e nero da Enogea.

