Arriva online l’Antigastronomo e io sono felice2 min read

Ci sono per me almeno due semplici motivi per festeggiare  l’arrivo di antigastronomo.it, il luogo online (pensando a Beppe non riesco a dire blog) dove Giuseppe Lo Russo riporta i suoi pensieri, mai scontati nemmeno in periodi di saldi mentali, sul mondo della gastronomia e non solo.

Il primo è che vedere la sua faccia, meritevole di tutte le rughe del tempo, mi rende felice e il secondo è che se alla fine anche Beppe è approdato al web vuol dire che, almeno una volta nella vita, l’ho preceduto.

Ma adesso vorrei parlarvi delle notevoli controindicazioni che può trovare chi si avventura nella lettura dei suoi articoli. Per prima cosa Giuseppe Lo Russo, giornalista, scrittore, bibliofilo accanito nel campo gastronomico e non solo, conosce perfettamente le cose di cui scrive. Quindi chi è abituato a blog (ora lo posso dire) dove si creano giudizi a casaccio basati sul fatto “che la nonna ha sempre cucinato così”, o si cerca di fare la voce grossa per non far capire la propria incompetenza o, ancor peggio, si usano termini mutuati dal mondo del pensiero filosofico e frasi criptiche per, come direbbe Battiato “Avere più carisma e sintomatico mistero” deve stare attento.

Deve farlo perché, leggendo quella che Beppe scrive, ha scritto o scriverà, rischia di avere reali informazioni e pareri chiari e profondi su cui riflettere.

Inoltre Beppe ha il dono del saper scrivere e i suoi articoli (post è riduttivo) scorrono che è una bellezza. Non aspettatevi per forza pareri controcorrente tout court, anche se l’appellativo di Antigastronomo potrebbe farlo credere: semplicemente  troverete uno scrittore, espertissimo di gastronomia, della sua storia recente e passata, che cerca di darvi la sua lettura di quello che è accaduto e accade in questo mondo e non solo. In effetti gli scritti di Beppe spaziano un po’ ovunque e questa sarà un’ulteriore scoperta per chi non lo conosce.

Qualcuno potrebbe dire che se è tanto bravo perché arriva solo ora? Prima di tutto chi lo dice deve avere meno di quaranta anni e una conoscenza assolutamente superficiale  del mondo del giornalismo enogastronomico degli ultimi 40 anni e poi mi sapete dire da quando in qua, purtroppo, la bravura si trasforma automaticamente in fama?

A proposito di fama, leggendo Beppe avrete sicuramente fame di sapere di più: io vi ho avvertito!

www.antigastronomo.it

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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