Vinidamare 2009: finalmente qualcosa si muove in Liguria.2 min read

Da qualche anno sentivo parlare alcuni amici produttori dei Colli di Luni di una interessante  manifestazione organizzata a Camogli. Quest’anno ho colto il bicchiere al balzo (sollecitato a dire il vero dal Direttore Macchi) e mi sono presentato puntuale alla manifestazione.

Vinidamare, questo è il nome dell’evento organizzato da A.I.S. Liguria in collaborazione con il Comune di Camogli, ha festeggiato il sesto compleanno lunedì 18 maggio scorso.

Il luogo è certamente suggestivo: i tavoli dei produttori si snodano, sotto piccoli gazebo, lungo la passeggiata a mare del bellissimo borgo antico. Il colpo d’occhio è invidiabile e probabilmente sarebbe il sogno di molti appassionati poter assaggiare tanti vini in una cornice tanto bella. In realtà, passato il momento romantico, ci si rende conto che se la giornata è assolata (come lunedì appunto), il rischio di arrostire sotto il famoso sole ligure è molto realistico e con esso anche quello di assaggiare vini, soprattutto rossi, non esattamente alla giusta temperatura di servizio.

Al di la di questa difficoltà, le varie anime della Liguria enoica erano abbastanza ben rappresentate.

i Colli di Luni hanno partecipato massicciamente con tutte le principali cantine.
Le Cinqueterre hanno dato sfoggio di un insperato fermento; stanno nascendo e crescendo molte piccole o piccolissime cantine produttrici del famoso bianco (Burasca, Crovara,Tobioli,Litan, Campogrande, Cheo, Possa), aiutate probabilmente anche dalla presenza di un Parco (quello delle Cinqueterre appunto) che è ormai il punto di riferimento fondamentale per tutti coloro che vi operano all’interno. Queste novità spezzano il clima soporifero della denominazione, dominato da sempre da quei 3 o 4 produttori storici di riferimento.
La provincia di Genova rimane la più cristallizzata con un produttore su tutti a fare da riferimento (Bisson).
La provincia di Savona era rappresentata da poche (ma buone) cantine, un vero peccato viste le punte di eccellenza che in quella zona stanno crescendo.
Le cantine dell’imperiese erano invece numerose e ben rappresentate; degna di nota la nuova generazione di produttori che finalmente stanno cercando di organizzarsi per poter far conoscere al di fuori degli strettissimi confini liguri le loro perle migliori. Mi riferisco in particolare ad un piccolo gruppo di 7 produttori di Rossese di Dolceacqua, che hanno fondato un anno fa un’associazione chiamata “Vigne storiche”.

Personalmente, seguendo le cantine liguri per conto di varie guide da ormai 15 anni, ritengo che questa sia la strada giusta e purtroppo mai praticata dai produttori liguri per valorizzare le proprie produzioni. Mi pare giusto così nominare una per una queste cantine, sperando possano diventare punto di riferimento per molti altri produttori liguri: Foresti, Gajaudo, Terre Bianche, Maccario Dringenberg, Ka Manciné, Pisano, Tenuta Anfosso.

In conclusione, una manifestazione sicuramente incoraggiante e da incoraggiare, dove si possono incontrare interessanti novità e consolidate certezze. In caso di giornata assolata però, ricordatevi di portare cappello, asciugamano e secchiello del ghiaccio.

Gianpaolo Giacomelli

È nato a Lerici, vive a Castelnuovo Magra ed è quindi uomo di confine tra Toscana e Liguria. Al momento della “scelta” ha deciso di seguire la passione per le cose buone invece del comodo lavoro dietro una scrivania. Così la “scelta” lo ha portato a Londra a frequentare i corsi per Master of Wine, finendo tempo e soldi prima di arrivare agli esami. A suo tempo ha aperto un winebar, poi un’enoteca e alla fine ha un’associazione culturale, un wineclub, dove, nella figura di wine educator, propone serate di degustazione e corsi. Fa scorribande enoiche assaggiando tutto quello che può, sempre alla ricerca di nuovi vini. Ha collaborato con varie testate del settore, contribuito alla nascita delle guide vini Espresso e Vini Buoni d’Italia prima di dedicarsi anima e corpo a Winesurf.


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