La stampa estera a portata di clic: Terre de Vins,n.41 Maggio-Giugno 2016,2 min read

Il titolo grande di copertina è naturalmente per i Primeurs 2015 di Bordeaux (“La classe!”).

Poi: evasione in Alsazia,  generazione sommeliers, cucina a St.-Émilion, Provenza: rosés e olio d’oliva.

L’immagine di copertina è per Nicolas Audebert, direttore di Rauzan-Ségla e Canon.

Apre il numero l’édito di Rodolphe Wartel , dal titolo “Questione di equilibrio”, che discute su négoce, primeurs e prezzi.

Dopo la pagine delle vignette di Master Chat, si passa alla rubriche (le notizie, le indiscrezioni, gli eventi (c’è anche Renzi , reo di aver detto al Vinitaly che i vini italiani sono migliori di quelli francesi), gli appuntamenti del vino.

La novità : i rosés effervescenti della Provenza e la nascita del “metodo provenzale”. Il primo servizio è dedicato alla professione di sommelier, poi Rodolphe Wartel intervista Philippe Baijot (Champagnes Lanson e Boizel).

E’ poi la volta del terroir di Brézème, 20 km. a sud di Velence: il più meridionale del Rodano settentrionale. La saga di questo numero si occupa della famiglia Trocard , proprietaria di una decina di Châteaux del Libournais.

Si arriva finalmente al servizio clou , dedicato ai Primeurs di Bordeaux. Da pag. 58 a pag. 102 sono le schede e le note di commento di circa 400 vini , ordinati per appellation, partendo dalla Rive Gauche.

Nello spazio dedicato ai grandi accordi, si parla dei formaggi di pecora Ossau-Iraty e di piselli freschi.

Le Pepite della Redazione, in questo numero: Rosé e olio d’oliva in Provenza;  poi gli Champagnes da “cerimonia” (per le feste di famiglia).

Si arriva alla cucina e al Logis de la Cadène (di proprietà della famiglia de Boüard, Château Angélus), a St.- Émilion, con la direzione dello chef Alexandre Baumard.

Si chiude con  la cucina di pesce e il  Picpoul a Mèze, nell’Hérault , con  l’itinerario di primavera in Alsazia, con relativi  consigli pratici e le rubriche (indirizzi, i libri, enoshopping).

Terre de Vins, n. 41, Mai-Juin  2016, € 6.00  in Francia, € 7.10  in Italia

 

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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