Questo articolo, breve nel testo ma corposo nella sostanza, vuole essere un modo per celebrare da un lato il lavoro di mesi della redazione e dall’altro un momento per mettere in luce sia il miglior bianco italiano per Winesurf che i magnifici dieci vini bianchi d’Italia.
Dopo aver degustato quasi 1800 bianchi e pubblicato qui l’elenco dei 102 Vini Top abbiamo pensato di dedicare uno spazio sia al migliori vino bianco d’Italia (due vini in realtà, ex aequo) che agli altri 8 che si sono distinti in maniera particolare. In totale 10, anzi i magnifici 10 vini bianchi d’Italia.
Non staremo a tessere lodi o a riportare lunghe schede di degustazione, ci preme solo presentare i vini che secondo noi, usando un linguaggio da guida Michelin, valgono il viaggio in cantina o quanto meno alla più vicina enoteca. Vini da non perdere assolutamente
Partiamo dai primi due, i due migliori vini bianchi d’Italia presentati in rigoroso ordine alfabetico di denominazione: quindi il:

nelle poche righe di commmento abbiamo scritto: “Di marzo ha presentato cinque vini quest’anno, letteralmente uno meglio dell’altro. Tra le riserve del 2023 questa potremmo definirla “primus inter pares”. Naso di una freschezza e complessità quasi infinita, bocca dove il greco si dispiega con una potenza e sapidità assolute. Un vino pazzesco ad un prezzo di enoteca (sui 23 euro) incredibilmente basso.”
idealmente a fianco il:

Questo il commento: “Un Verdicchio con i profumi del passato fatto in maniera antica e proprio per questo estremamente moderno. Un vino coinvolgente, armonico, profumatissimo. Un vino non estremo ma certamente rischioso per chi lo produce. Un gran vino dal prezzo incredibilmente basso (in cantina 8.50 Euro)”.
Quindi due vini da vitigni autoctoni, due esempi di come si possano fare grandi prodotti a prezzi quasi risibili. Ma andiamo avanti e passiamo agli altrti 8 che compongono i magnifici 10. Troverete vini di varie zone ma tutti uniti dall’essere, semplicemente, eccezionali.

Un vino tosto! Tanto è concentrato e profondo in bocca quanto è complesso, potente e ampio al naso. Un Timorasso da provare anche perché prodotto da un giovane e piccolo produttore.

Erano anni che il “Feldmaresciallo” per antonomasia del vino italiano non raggiungeva questi livelli di pienezza e complessità aromatica. Erano anni che non aveva questa elegante potenza, questa sapidità e finezza gustativa. Un grande vino!

Fausto Coppi era l’eleganza in bicicletta e questo Timorasso ricalca l’eleganza e la finezza del grande ciclista che gli ha dato il nome.

Naso incredibilmente complesso e profondo, bocca potente, sapida, concentrata. Ottimo adesso ma anche tra 6-7 anni. Ottimo anche il prezzo (attorno ai 14 euro in enoteca).

Un Gavi del genere ad un prezzo del genere non va comprato, ne va fatta incetta! Profondità aromatica, corpo, persistenza, eleganza e il tutto a meno di 10 euro.

Un’altra gemma nella collana grandi vini che Pasqualino Di Prisco ha prodotto nel tempo. Naso con profumi freschi e elegantemente complessi, bocca elegante, concreta, profonda. Ottimo il prezzo (attorno ai 23 euro in enoteca).

Non troviamo più parole per descrivere la qualità e soprattutto la costanza qualitativa di questo impareggiabile Verdicchio che da più di 30 anni è tra i migliori bianchi d’Italia. Per dirla tutta se si facesse il rapporto qualità/prezzo tra i migliori bianchi italiani degli ultimi 15 anni sicuramente il Cuprese sarebbe sul podio, e non sul gradino più basso. Compratelo a scatola chiusa anche perchè costa attorno ai 15 euro in enoteca.

Ormai questa Vernaccia di San Gimignano è una certezza! Esce dopo 3-4 anni ma è ancora giovane e scalpitante, con profumi intensi che puntano a fini note minerali. Una certezza che ha anche un prezzo molto accessibile (sui 16 euro in enoteca).
Eccoci alla fine. Abbiamo presentato dieci grandi vini e siamo particolarmente felici del fatto che quasi tutti vengono venduti a cifre molto abbordabili e alcuni a prezzi clamorosamente bassi. Adesso sta a voi provarli e farci sapere cosa ne pensate.