Avete presente Les Grands Jours de Bourgogne? Manifestazione unica e particolare che ogni due anni presenta, nell’arco di una settimana, la Borgogna in bianco e in rosso?
Indubbiamente uno degli eventi mondiali più importanti sia per la stampa, sia per buyer, sommelier e per i semplici appassionati.
Ci sono andato la prima volta nel 2000 e da allora sono mancato poche volte. Del resto non solo per un giornalista del settore ma per ogni amante del pinot nero ( e dello chardonnay, non dimentichiamolo!) quelle giornate, trascorse tra villaggi e cantine che hanno fatto la storia del vino, hanno un sapore particolare, un qualcosa che aspetti per due anni e che non ti perderesti per nulla al mondo.
Purtroppo quest’anno dovrò invece perdermela visto che l’accredito automatico che avevo come giornalista mi è stato negato. Ho provato a capire perché ma non sono riuscito ad andare oltre un generico “restringimento del numero dei giornalisti partecipanti”. Restringimento che però non tocca i sommelier, dato che cari amici hanno avuto l’accredito senza problemi.
Non posso nascondere il mio dispiacere, sia di appassionato sia di giornalista, anche perché non riesco a capire dove stia il problema, visto che l’accredito non porta con sé viaggio e soggiorno, cosa che ci paghiamo regolarmente da soli.
Peccato, peccato veramente.

