La stampa estera a portata di clic: Terre de Vins, hors série, dicembre 20153 min read

Grande titolo di copertina per questo numero fuori serie di dicembre. “Champagnes. L’Or de vos fêtes”. Si tratta infatti di un numero interamente dedicato al vino  delle feste per eccellenza, lo Champagne.

 

 Si comincia con l’editoriale di Rodolphe Wartel (Sacré Champagne) dedicato al riconoscimento dell’UNESCO  “delle colline, delle maisons e delle cantine della Champagne” in quanto  luoghi nei quali fu sviluppato il metodo della fermentazione in bottiglia, il cosiddetto metodo champenois.

 

Dopo le notizie e un breve servizio fotografico dedicato alla nuova cantina della Maison Janisson a Verzenay,il primo articolo è dedicato agli chefs de cave delle Maisons della Champagne, gli stilisti dell’assemblage.

 

Seguono l’intervista a Etienne Bizot direttore generale della Maison Bollinger e quella a Thomas Henriot, oggi (dal 2014) direttore generale dell’azienda familiare, dopo un’esperienza a Villa Ponciago, nel Beaujolais.

 

Il reportage di Jean-Charles Chapuzet riguarda le iniziative a  sostegno delle attività artistiche promosse  della Fondation Louis Roederer, dal Festival dlla fotografia a Deauville a quello dell’arte lirica a Aix-en-Provence, fino alle mostre del Paais Tokyo e al Grand Palais.

La saga di questo mese è dedicata alla famiglia Boizel, a Épernay: dagli inizi (1834) quando Louis Gabriel Auguste Boizel e la moglie  Julie fondarono una piccola Maison , la Boizel-Martin, passando per la crisi degli anni ’70 alla morte improvvisa  del padre di Evelyne Boizel, allorquando essa, allora studentessa di storia, si ritrovò da un giorno all’altro a capo dell’azienda,  fino all’integrazione con Philipponnat, Alexandre de Bonnet, de Venoge, Burtin et Lanson.

 

L’articolo che segue parla di un terroir ancora poco conosciuto della Côte-de-Bar, quello de Les Riceys, famoso per i suoi rosé. Nell’articolo dedicato ai talenti, si parla di Stanislas Thiénot, a capo della Maison Thiénot, che festeggia orai suoi 30 anni.

 

Le degustazioni: la prima riguarda i brut sans année, assemblage dei vini dell’annata e di vins de réserve. Subito dopo Joelle Boisson presenta i suoi Champagne di Clos  preferiti (ancora lei , qualche pagina dopo, sulla Cuvée des Encheneleurs di Henriot) , e Thierry Perardelle gli Champagnes di vignerons.

 

Il primo dei tre itinerari  presentati in questo fascicolo è a Épernay, “Les Champs-Elysées du Champagne”, il secondo nella Côte de Sèzanne , e infine il vignoble del Massif de Saint-Thierry,  a nord-ovest di Reims, territorio di tradizione viticola ancestrale , ma per altri aspetti recente. Infine, per la sezione riservata alla gastronomia, tocca alla cucina di Alain Passartde l’Arpège, a Parigi.

 

Nella parte centrale di questo numero, un inserto dedicato al Cognac e al suo cru meno conosciuto,  quello delle Borderies.

Terre de Vins, hors.série  décembre 2015, € 7.00  in Francia, € 7.10  in Italia

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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