Intervista fantasiosa ma non troppo a un possibile abbonato di Winesurf2 min read

Lettore: “Ma perché dovrei diventare socio del club Winesurf?”

Winesurf: “Perché anche quest’anno abbiamo pubblicato oltre 4000 recensioni di vini italiani.”

Lettore: “E basta?”

Winesurf: “Se ti sembrano pochi… comunque abbiamo pubblicato anche molte interviste a personaggi del mondo del vino (donne in particolare) e articoli dedicati solo ai soci.”

Lettore:“Bene, ma magari costa una cifra.”

Winesurf: “Se 40 Euro all’anno ti sembrano tanti. Sono meno di 11 centesimi al giorno, non ci sembra un costo da svenarsi.”

Lettore: “Vabbè, però è strano che su internet, dove tutto è gratis, mi tocchi pagare per un giornale che parla di vino.”

Winesurf: “Scusa ma se vai in un edicola il giornale lo paghi o te lo regalano? Perché se uno scrive su internet dovrebbe farlo gratis? Già ogni giorno pubblichiamo articoli nella parte Free del giornale, non ti sembra abbastanza? Credi che la benzina, gli alberghi, i pranzi e le cene quando vai in giro per lavoro a noi li regalino? Inoltre ce lo vogliamo mettere che Winesurf ha quasi 20 anni e un minimo di credibilità l’ha ottenuta:  se tutti dicono che la professionalità si paga perché noi dobbiamo farlo gratis?”

Lettore: “Ma perché non ti finanzi con la pubblicità invece di chiedere i soldi a me?”

Winesurf: “Perché gli unici che possono fare pubblicità su un giornale/guida come il nostro sono i produttori o i consorzi del vino. Ma al momento di  assaggiare i vini di produttori o consorzi che ti hanno fatto la pubblicità, come la mettiamo con il concetto di indipendenza etica?”

Lettore:“Scusa ma gli altri come fanno?”

Winesurf: “Come fanno gli altri non ci interessa, noi crediamo sia giusto non chiedere soldi alla stessa mano che devi valutare.”

Lettore: “Ho capito ma non sono bravo a usare internet, mi ci vorrà tanto tempo e magari faccio confusione e non ci riesco.”

Winesurf: “Sono due passaggi, solo due passaggi cliccando qui.

Lettore: “Ho capito. Ora ci penso…”

Siamo convinti che questo lettore non diventerà socio del Club Winesurf, tu che ne dici? A proposito, ma perché non diventi socio del Club? Basta cliccare qui e con due passaggi sosterrai una testata libera e indipendente che da quasi venti anni parla di vino e di cibo. Grazie.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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