I Vignaioli Trentini diventano Consorzio Vignaioli del Trentino1 min read

In un rigurgito “totocalcesco” questa è una notizia da tripla, dove cioè giocare vittoria, pareggio o sconfitta.

 

Vittoria sarebbe se questo neonato consorzio riuscisse ad ottenere adeguati fondi per la promozioni di bravissimi vignaioli, sconfitta sarebbe se questo non avvenisse e pareggio invece vorrebbe dire l’essere inglobati dalle forze che regolano la promozione dei vini trentini e ridursi ad un ruolo marginale di rappresentanza.

 

Conoscendo un minimo il mondo del vino trentino e avendo visto la stranissima “nascita-vita-morte” del Consorzio Vini Trentini mi sento appunto di giocare una tripla sul futuro di questo neonato consorzio.

 

Naturalmente sono felice che le acque si muovano, che un giovane bravo come Cesconi si prenda carico della presidenza e che accanto all’attivissimo Consorzio Trento DOC e alle varie promozioni di singole aziende nasca un polo gestito direttamente da singoli vignaioli. Bisogna solo capire quale sarà il margine “operativo-finanziario” di manovra e come tutto questo verrà visto dal mondo delle grandi cooperative vinicole trentine.

 

In questo momento mi sento di fare tanti auguri a chi ha voglia di mettersi in gioco e aspetto le prime mosse per sostituire la tripla magari con un bel 1 fisso.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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