La stampa estera a portata di clic: Terre de Vins1 min read

I coup de coeur tra i Primeur 2014 a Bordeaux, i rosé, la nuova cucina delle brasseries… Tutti temi che stanno molto a cuore ai francesi, giustamente in copertina.

Si comincia, dopo le rubriche, gli eventi, ecc., con i lavori di restauro  e ampliamento delle grandi cantine di Bordeaux, un mare di denaro per dare ancora più lustro agli Châteaux.

Ancora Bordeaux, con il decimo anniversario della nascita dell’associazione Bordeaux Oxygène (BO2), che unisce  18 viticultori bordolesi che guardano al Bordeaux di domani.

Poi: Thierry Thomas, il mago dello Chardonnay nella Languedoc, l’intervista a Patrick Baudry, secondo francese ad andare nello spazio 30 anni fa e grande appassionato di vino.

 
La saga di questo numero è dedicata  questa volta alla famiglia Triaud, proprietaria di Ch. Gloria e Ch.St. Pierre a St. Julien.

 

La selezione Bettane+ Desseauve è naturalmente dedicata ai primeur di Bordeaux, che occupano le 30 pagine centrali di questo numero .

Per la serie vini e formaggi, si parla di come accompagnare il Picodon e poi, ancora, i vini delle fragole, la regina dei dessert alla frutta.

Le pepite di Sylvie sono questa volta per i rosé,poi ci sono gli Champagnes  per la primavera.

L’itinerario del mese é nel cuore delle Aspres, nel Roussillon.

Quindi:  la cucina senza frontiere  del Grand Hotel de Bordeaux, la “fragrant délice” di Yann Quefelec, scrittore e Premio Goncourt, Le Pélican di Rochefort-en-Terre.

Infine: le rubriche e le coulisses di Pierre Arditi, innamorato del Bandol e di Château Pibarnon.

Terre de Vins, n. 35, maggio-giugno  2015, € 6.00  in Francia, € 7.10  in Italia

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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