La stampa estera a portata di clic: Wine Spectator di giugno1 min read

Da oggi Guglielmo Bellelli propone ai lettori di Winesurf un breve sunto di quanto pubblicato, in ogni numero, sulle principali riviste estere sul vino. Si inizia con Wine Spectator della metà di giugno.

 

La copertina è per Francis Ford Coppola,il regista cinematografico divenuto winemaker, e la rinascita della storica tenuta di Inglenook, nella Napa Valley.

 

Tra i titoli minori ci sono poi una guida alla Napa Valley, gli spumanti per l’estate e i vini migliori del Sud Africa.

 

Dopo le molte pagine degli editoriali (nella sua pagine Matt Kramer parla dei weird wines e dell’ascesa della leggerezza) e delle rubriche che aprono come sempre Wine Spectator, si comincia appunto con i Coppola e Inglenook, il cui storico edificio, costruito da Gustave Niebaum nel 1870, fu acquistato dal regista nel 1975.

A Inglenook Coppola produce il suo vino più prestigioso, il Rubicon Rutherford, insieme con altri a base di Cabernet Sauvignon, Sauvignon blanc e Zinfandel, 

 

A seguire è la Guida alla Napa Valley di Maryann Worobiec: dove sostare, i locali dove mangiare, dove andare in  bicicletta o seguire un corso di cucina.

Prima della Buying Guide, in un articolo intitolato “Bubbling Up” Tim Fish parla dei migliori sparklings americani; James Molesworth presenta la sua selezione di vini sudafricani, bianchi e rossi.

 

Il Vaio Armaron Serego Alighieri 2008 di Masi è tra i vini highly recommended; un Salice Salentino, la riserva 2011 di Cantele è nella selezione dei Best Values , ossia dei vini col miglior rapporto qualità-prezzo.

 

 

 Wine Spectator, vol. 40, no.3,  June 15, 2015, $5.95

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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