Quella grande stanza la conosco da diverso tempo perché ogni anno ci facciamo gli assaggi dei vini friulani: si trova a Villa Nachini, sede del Consorzio Friuli Colli Orientali.
Da oggi quella sala diventa non tanto e non solo una sala virtuale ma anche un punto di incontro per chi vuole saperne di più sui vini dei Colli Orientali.
Quattro dispenser sotto argon da otto vini ciascuno non sono che la punta di un iceberg di un’idea che parte dal vino per presentare un territorio sia in lungo che in largo, ma soprattutto in profondità, perché il lavoro che il consorzio sta portando avanti da molto tempo e che ogni anno si condensa nell’esaustiva relazione sull’annata viticola verrà utilizzato per mostrare sul megavideo che domina la sala la posizione dei vigneti, le loro caratteristiche e magari anche una presentazione in diretta dei tecnici del consorzio o del produttore dal vigneto stesso. Quindi uno potrà degustare un vino vedendo in diretta da dove viene, sapendo che tipo di vigneto lo produce, che terreno ha e come lavora il produttore, per poi passare ad un altro vino e capire così le reali differenze tra prodotti.
Noi giornalisti siamo abituati a fare degustazioni bendate ma qui alla Academy siamo all’esatto opposto e potremmo chiamarle più che degustazioni palesi, degustazioni ai raggi X.
Ma l’Academy potrà anche viaggiare, presentando i Colli Orientali ovunque. Bottiglie spedite a importatori o distributori all’estero e un collegamento online renderanno possibile conoscere in profondità i vigneti da cui quei vini provengono mentre vengono degustati a New York o a Pechino.
Non c’è dubbio sia una bella idea per conoscere e approfondire un territorio. Una cosa non per tutti ma per chi veramente è interessato a comprendere come nascono i vini dei Colli Orientali.