Quando alla memoria di una persona a cui hai voluto bene come a un padre, che hai stimato e considerato (assieme praticamente all’universo mondo) uno dei massimi esperti del suo settore, che nella vita ha fatto tanto per gli altri e spesso senza averne in cambio se non briciole, dicevo, quando alla memoria di questa persona viene conferito un riconoscimento importante come il Gonfalone d’Argento da parte della Regione Toscana, non puoi che gioire, gioire, gioire.
La notizia viene da Vinitaly dove lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani durante la presentazione della quinta edizione del premio Gambelli.
Oltre che ringraziare personalmente il presidente Giani mi sento di dire grazie ad ASET, l’associazione della stampa enogastonomica toscana, nella persona del suo presidente e amico Stefano Tesi, che ha fatto tanto per far capire l’importanza di un grande riconoscimento alla memoria dell’uomo che ha rappresentato una grande fetta della storia enologica toscana degli ultimi settanta anni.
In questo momento di gioia il pensiero va a Giulio, a come avrebbe accolto in vita una notizia del genere: probabilmente avrebbe domandato “A chi?? A me?” poi avrebbe alzato le spalle ma un sorrisino sarebbe trapelato, neanche tanto sotto i baffi.
Me lo voglio immaginare così e me lo immaginerò così quando il Presidente Giani metterà nelle mani dei figli Matilde e Franco, l’ambito riconoscimento.
Oggi sono felice!
