Annata 2015: pronti a ricominciare1 min read

Siamo nel pieno della primavera sebbene il clima mantenga connotati di variabilità un po’ su tutto il paese.

A conferma di ciò anche le ultime nevicate in Appennino e sulle Alpi ancora con l’inizio del mese di aprile, non hanno certo destato stupore, conoscendo bene le caratteristiche di variabilità del mese, anche se quest’anno è stato abbastanza asciutto, se non nell’ultimo periodo.

 

Concentriamo però l’attenzione su quello che è stato lo scorso inverno, da dicembre a marzo. E’ stata sicuramente una stagione giunta con fatica dopo un autunno prolungato e piovoso e che poi si è manifestata solo a sprazzi, senza episodi di gelo estremo, fatta eccezione per quanto accaduto a cavallo fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 sul Sud Italia.

 

Il mese di febbraio è stato l’unico “invernale”, che ha visto un sostanziale riscatto del freddo. L’elemento più saliente del mese è stato però il maltempo, con precipitazioni abbondanti e tantissima neve sui rilievi: basti pensare che le precipitazioni sono state superiori alla media del 100% ed è risultato l’undicesimo febbraio più piovoso da oltre due secoli.

 

L’andamento complessivo della stagione risente inevitabilmente anche di dicembre e gennaio, mesi risultati generalmente più caldi del normale. Marzo nella norma, con picchi delle temperature con l’avvio della primavera.

 

Nel dettaglio agronomico e fenologico della vite, notiamo un germogliamento in linea con le stagionalità delle varietà, sicuramente in ritardo rispetto all’anno scorso, ma secondo me molto meglio così!

 

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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