Ed eccoci a parlare (anzi, a riparlare..vedi qui ) di Barbaresco 2011, dopo la doppia seduta “maggionovembrina” di assaggi.
La prima sotto le insegne di Nebbiolo Prima e la seconda sempre grazie ad Albeisa che, in accordo con il Consorzio del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero, ci hanno ospitato e organizzato la degustazione. Un grazie doveroso va quindi a queste due istituzioni, che sempre di più rappresentano il vero tramite per riuscire a svolgere bene il nostro lavoro.
Oltre cento Barbaresco assaggiati e recensiti (la maggioranza degustati addirittura due o più volte) sono indubbiamente una bella finestra aperta sull’annata, che già a maggio avevamo valutato positivamente. Ricordiamo brevemente che il 2011 è stata un’annata che da fresca ha virato bruscamente verso il caldo torrido, con più della metà del mese di agosto e buona parte di settembre degni del Sahara.
Questo l’abbiamo notato soprattutto nei nasi, che rispetto a maggio sono sembrati mediamente più maturi con alcuni campioni che virano verso note fruttate molto calde.
Una virata generale di questa portata non farebbe certo sperare in un’annata estremamente longeva, per fortuna la componente tannica è, anche se già gradevole, solida e giustamente ruvida e quindi la vendemmia 2011 sarà semplicemente con dei nasi leggermente più maturi della bocca.
Importante è anche il fatto che la grande botta di calore non abbia portato a blocchi di maturazione e quindi a tannicità verdi o estremamente scomposte.
Tutto questo per comunicarvi che la vendemmia 2011… ha avuto la miglior media stelle da quando questo giornale assaggia Barbaresco, cioè dal 2002!
Infatti con 2.77 stelle siamo un decimo di punto al di sopra del 2010 e scusate se è poco. Il bello è che questa media non è stata ottenuta grazie a molti grandi vini ma ad una notevole serie di ottimi vini che, magari col tempo, potranno diventare grandi.
Se le 4 stelle sono solo due, 3.5 stelle le hanno ottenute in quattordici, ma ben 46 vini sono arrivati meritatamente a 3. Questo vuol dire che l’abbondante maggioranza (il 59.6%) dei vini assaggiati ha ottenuto un punteggio buono o molto buono e se ci aggiungiamo quelli che sono arrivati a 2.5 arriviamo all’incredibile numero di 88 (84.6%).
Alla fine dei salmi i vini da noi trovati non proprio "di livello" sono poco più del 15% del totale e se questo non depone a favore dell’alta qualità media della denominazione..
Il bello della vendemmia 2011 di Barbaresco è la sua spiccata piacevolezza senza per questo mostrare cedevolezze al palato. Annata quindi da gustare tranquillamente da adesso e da conservare per un buon numero di anni….non tantissimi ma mediamente superiore ai 7-8.
Nota finale interessante sui prezzi, che sono sicuramente molto più abbordabili rispetto a quelli dei Barolo.
In definitiva, se alla 2010 demmo a suo tempo 7.5, alla 2011 non possiamo dare meno di 8, con un solo (ma non piccolo..) punto interrogativo che riguarda la tenuta nel tempo.