Extra Lucca, la rassegna dedicata alla cultura olearia ideata da Fausto Borella, fondatore dell’Accademia Maestro d’olio, giunta alla terza edizione si è quest’anno ampliata, proponendo un percorso di assaggi e degustazioni nei negozi di Via Fillungo, la strada pedonale che taglia il centro storico di Lucca.
Ma non di soli assaggi nei negozi ha vissuto la manifestazione: nel fine settimana Villa Bottini ha ospitato cinquanta olivicoltori italiani per due giorni di degustazioni e abbinamenti con l’alta cucina. Nel pomeriggio di venerdì invece la rassegna si è aperta con un convegno per discutere sullo stato di salute del settore olio e sulle prospettive future.
Contemporaneamente è iniziata Fillungo Food. Dalle 18 alle 21 (il 13 e 14 febbraio) diversi negozi hanno ospitato produttori, chef e artigiani per ricreare l’atmosfera di una strada del gusto, e molti ristoranti hanno proposto gli Extramenu, proponendo ai commensali una carta degli oli da abbinare alle pietanze servite.
Purtroppo ho potuto visitare solo uno dei tanti negozi (una quindicina in tutto) che ospitava alcuni artigiani del gusto, tra i quali Michelangelo Masoni e Riccardo Patalani, di cui Winesurf ha parlato recentemente.
All’interno di una boutique di abbigliamento modaiolo, tra uno scaffale di maglioncini ed uno stand di camicie trovavano spazio, oltre a quelli che ormai per noi sono i “goduria boys”, un angolo gourmet dell’osteria La Terra di Nello di Castiglione della Pescaia e alcuni vini dell’azienda maremmana Casavyc. C’era anche un piccolo spazio dedicato a prodotti a base di tartufo di San Miniato dell’azienda Savini ( veramente deliziose le pesche acerbe in agrodolce al profumo di tartufo), i vini della Tenuta Mordini e della Cupelli Spumanti presentati dall’Enologo Filippo Ferrari di Vini Etici. Non ci scordiamo di alcune leccornie di Maestà della Formica e dello zafferano di Croco & Smilace.
Ho visto persone piacevolmente stupite di questo non consueto accostamento di moda e enogastronomia. Un clima al quale non siamo abituati e che sicuramente non ti aspetti tra le austere mura di Lucca.
Il tutto, anche se faceva molto vernissage, America, Milano da bere, è stato un modo diverso e molto interessante di proporre il made in Italy, in questo caso il made in Tuscany.