Vino in lattina: e se puzza di uova marce?2 min read

Uno dei mercati del futuro è certamente quello del vino in lattina, che magari in Italia non ha molto seguito ma negli Stati Uniti vede numeri importanti.

Uno “stop tecnico” allo sviluppo di questo mercato oltreoceano pare stia arrivando a causa di un problema che porta il vino in lattina a puzzare di uova marce.

Chi produce e vende vino in lattina ha iniziato da tempo ha studiare questo fenomeno e la prima cosa che ha capito è che non dipende dal vino, se non in parte, ma soprattutto dal contenitore.

L’agente scatenante sembra sia l’anidride solforosa (magari usata in dosi non omeopatiche nei vini) che sopra a certi livelli, entrando in contatto con l’allumino della lattina si trasforma in idrogeno solforato, portando quindi all’odore di uova marce.

Dato che la stragrande maggioranza dei vini in lattina è bianca o frizzante, l’uso della solforosa è sicuramente importante e quindi sembra un problema di non facile soluzione, ma recenti studi hanno trovato una via di fuga: una pellicola in plastica che, applicata nella parte interna della lattina, evita il contatto tra alluminio e vino.

Questi polimeri, riciclabili per uso alimentare, sono stati studiati dalla Agriculture and Life Sciences della Cornell University (Stato di New York) e pare che possano risolvere il problema.

Tutto questo mi lascia con un po’ d’amaro in bocca per chi si è bevuto un vino che può “cambiare” a contatto con un determinato contenitore.

Per non sapere né leggere né scrivere rimango “attaccato alla bottiglia in vetro”! Astenersi da facili battute, sia sulla seconda parte della frase, che sulla prima.

Foto di StockSnap da Pixabay

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Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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