Quando l’omicidio non solo è duplice ma continuato! Questo è quello che succede se pensiamo alla sorte del mio grande amico Libero Masi e di sua moglie Manuela Chelli, trucidati in casa loro a Nereto la notte del 1 giugno 2005.
Più che un omicidio una mattanza, di notte, in un paese dove se vola una mosca tutti lo sanno. Eppure non solo l’assassino non è stato assicurato alla giustizia ma il caso è stato archiviato. Per questo l’omicidio è “continuato”, perché giustizia non sarà mai fatta.
Noi amici di Libero e Manuela, per fortuna tanti e sparsi in tutta Italia, possiamo solo ricordare e quindi è con grande gioia che parlo del primo “Premio Libero Masi e Manuela Chelli”, voluto dalla Condotta Slow Food Val Vibrata-Giulianova e dai comuni di Torano Nuovo e Nereto. Il premio andrà alle “Migliori tesi di laurea triennale e magistrale che offrano un contributo all’affermazione della cultura contadina, la promozione e la valorizzazione delle produzioni locali”.
Un bel modo per ricordare Libero, che della cultura contadina e della valorizzazione delle produzioni locali di qualità si era sempre occupato con amore e competenza.
Speriamo che questo premio serva anche a mantenere intatta la rabbia di chi vorrebbe che giustizia sia fatta e spinga verso la riapertura delle indagini.
Un grazie a chi ha creato un premio e soprattutto l’ha fatto pensando a Libero e Manuela.

