Un anno fa ci lasciò Giulio Gambelli1 min read

Un anno fa, il 3 gennaio 2012 , attorno alle 13.30 ricevetti la telefonata della figlia di Giulio Gambelli che mi avvisava della morte del padre. E’ passato un anno e mi sembra giusto ricordare quel momento.

 

Giulio ci lasciò senza strepiti o eccessi, con la semplicità di sempre ed io semplicemente voglio ricordarlo, pensando ai giorni successivi alla scomparsa, quando il vuoto da lui lasciato era tangibile. “Quasi quasi vado a trovare Giulio” ma il pensiero si fermava a metà, perché Giulio non c’era più, perché quella piacevole abitudine di scambiare due parole non poteva più essere.

 

In realtà parole non si scambiavano perché negli ultimi tempi ci sentiva ancora meno del solito, ma volavano occhiate che erano come è più di mille discorsi.

 

Allora lasciamo da parte i discorsi e ricordiamolo in silenzio. Ti saluto Giulio e spero il tuo ricordo sia utile a molti

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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