Oggi prendiamo in considerazione un vitigno che purtroppo non sta ottenendo il successo che merita. Stiamo parlando del pinot bianco, cugino “nobile” del pinot grigio.
Tre annate di Friulano isontino assaggiate anni fa e, senza saperlo, riassaggiate quest’anno, sono una bella scusa per parlare dei vini di Alvaro Pecorari.
VINerdì IGP, un vino in 300 battute Questa è davvero una chicca inedita e devo citare colui a cui debbo questo assaggio: Federico Spagnuolo sommelier del ristorante Ineo a Roma. Chardonnay friulano da una piccola vigna: fresco, di corpo, di notevole piacevolezza al naso e al palato in piena corrispondenza fra loro. Una vera chicca.
Una delle più grandi emozioni che il vino può regalare agli appassionati è poter bere delle bottiglie lasciate in eredità dalla generazione che ci ha preceduto.
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