STG: quando la realtà supera (e neanche di poco) la fantasia3 min read

Nell’articolo “Fai da te la tua IGT” ho usato molta fantasia per inventare di sana pianta delle indicazioni Geografiche. Puntualmente la realtà supera ogni fantasia. Altro che Diagonalone IGT o Baciamo le mani IGT…..la Comunità Europea ha coniato (e pare non da ora) la STG che sta per Specialità Tradizionale Garantita!!!!!!!
Chi di voi la conosceva alzi la mano! Io ammetto la mia ignoranza e mi inchino di fronte a tanta, sublimemente perfida, fantasia.
Questa….….certificazione (mi risulta difficile dirlo), sarebbe nata  con l’obiettivo di tutelare e definire delle produzioni non legate al territorio: in realtà permette a tutti di fare (con materie prime provenienti da tutta la E.U:) i prodotti  incautamente registrati come STG. Con faustiana furbizia introduce  al posto di territorialità il concetto di specificità di un prodotto alimentare,  definito come “l’elemento o l’insieme di elementi che distinguono nettamente un prodotto agricolo o alimentare da altri prodotti o alimenti analoghi appartenenti alla stessa categoria”. Genericamente geniale, vero?  la Specificità è quindi legata alla ricetta o a particolari metodi di produzione (industriali?) ma non alla zona di origine. Per questo chiunque e ovunque nella Comunità Europea, una volta che venga approvato un disciplinare STG, può aderirvi e sfornare un prodotto STG. Per esempio: se esistesse la STG dei tortellini bolognesi un finlandese o un estone potrebbe produrli attenendosi semplicemente al disciplinare, pur usando carne di maiale lettone, farina tedesca e formaggio greco.
Dite che messa così puzza tanto di fregatura? Pensate che sicuramente nessun italiano potrà mai cadere in una trappola del genere, che servirebbe solo per regalare all’universo mondo i nomi e quindi i brand di alcuni tra i prodotti a noi più cari?

 Vi sbagliate!!! Grazie ad un gruppo di occhiuti produttori italici è viva e lotta assieme a noi la MOZZARELLA STG, dove STG non sta per Sei Totalmente Grullo ma ovviamente per Specialità Tradizionale Garantita.

Non è finita qui! Quale è il prodotto che da sempre caratterizza l’immaginario collettivo italico? Quella cosa da sempre è citata quando all’estero si parla d’Italia? No, non è la mafia e non è nemmeno la pasta: è …..LA PIZZA NAPOLETANA!!!!

Se Dio vuole  anch’essa è diventata STG e potrà quindi essere prodotta e commercializzata con il marchio “Pizza Napoletana” una cosa fatta, per esempio, in Irlanda con prodotti che arrivano dai quattro angoli della Comunità Europea.

Oltre a chi ha presentato e fatto approvare il disciplinare di produzione il plauso va ai nostri governanti che sono riusciti nell’impresa di farsi fottere due marchi da niente. Poi ci mettiamo a fare le guerre sul Parmesan, ci facciamo togliere il nome di un vitigno come il Tocai e nello stesso tempo regaliamo all’universo mondo qualcosa che è italiano al 2000%.

Bel colpo!! Non ci sono dubbi: con la STG la realtà ha superato di gran lunga la fantasia.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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