Siamo campioni del mondo di Fish & Chips!!!5 min read

Non scenderemo in strada (anche perché lì già siamo) ma una bella bottiglia la stapperemo volentieri in onore del nostro Andrea Sturniolo che è diventato (assieme alla sua bellissima ragazza) praticamente campione mondiale di fish &chips. Voi direte “che sarà mai?”, però andateci voi a Londra a friggere pesce e patatine battendo gente che fa quel lavoro da quando Berta filava. Inoltre sono anche inglesi, gelosi delle loro tradizioni…..Ma eccovi il resoconto della serata, prima però permetteteci  di ringraziare i lettori di Winesurf che in massa hanno votato per Andrea  e poi un roboante “ANDREA SEI MMMMITICOOOOOOOOOOOOO!!!!”

 


Dice “Ma va?? Ma dai…”

No davvero, abbiamo vinto. Siamo ufficialmente “Street Food Vendor of the Year 2013”. Incoronati al London Lifestyle Award dopo una sequenza al cardiopalma fatta di cambi di idee da parte nostra, della serie: possiamo vincere/ vinciamo noi/ sara’ dura/ non abbiamo speranze/ io non ci vado nemmeno alla cerimonia. Eravamo convinti che l’organizzazione avesse avvisato per tempo il vincitore di ogni categoria affinche’ questi potesse invitare alla cerimonia le persone adatte con le quali condividere il momento. Non avendo ricevuto né una comunicazione ufficiale né un benché minimo accenno, avevamo quasi deciso di “passare” e non andare alla serata di gala.

Invece alla fine ci siamo andati.

L’inizio previsto per la cerimonia era fissato per le 18.45 del 23 Ottobre, con un aperitivo, seguito dalla cena durante la quale sarebbero stati annunciati I vincitori delle diverse categorie. Dal Concierge dell’anno al miglior hotel, dal miglior centro benessere al “Personaggio” dell’anno, sarebbero state annunciate e premiate le eccellenze in 23 diversi campi, incluso il nostro.
Quel pomeriggio abbiamo incontrato qualche amico in un pub per un primo aperitivo benaugurante, dopo il quale siamo saltati su un taxi alla volta della cerimonia.

“Sei emozionata?” ho chiesto alla mia dolce meta’.
“Nemmeno un po’. Non ce n’é motivo… non tocchera’ certo a noi fare il discorso e I ringraziamenti dal palco. Pero’ ho una fame nera e non vedo l’ora di sedermi a tavola”
Condividevo pienamente il suo stato d’animo, appetito incluso.
Entrando nella sfarzosa sala ci siamo uniti al gruppo di colleghi per un brindisi e dunque a tavola per l’agognata cena, dividendo il tavolo – da 12 – proprio con loro. Alcuni essi sono vere e proprie personalita’ del nostro mondo, come Lesley McKie Garcia di “Churros Garcia”, la cui famiglia comincio’ a fare e vendere churros a Londra ben 40 anni fa.

Fra il primo ed il secondo, Scott Mills (BBC Radio) comincia ad annunciare i vincitori delle diverse categorie. “Noi mangeremo tranquilli” mi dicevo, convinto di non dover interrompere la cena.

Scorrono veloci i risultati delle prime 5 categorie, con Mr Mills che annuncia le nominations, invita sul palco “il famoso” di turno che consegna il premio e incorona il vincitore in questione.

Stavo finendo di gustare il secondo, un brasato di manzo fatto bene anche se in porzione inadatta a smorzare il mio appetito

“Ed ora per la categoria Street Food Vendor of the Year: le nominations sono…”

“Churros Garcia” – una gigantografia del loro logo appare sullo schermo alle spalle del Signor Mills
“Jacobs Finest” – logo enorme
“Bell & Brisket” – stessa cosa
“Fins & Trotters”

E’ in questo momento preciso che in maniera completamente inaspettata il mio cuore ha accelerato. Vedendo apparire il logo di Fins & Trotters sul grosso schermo dietro il Signor Mills, mi sono di colpo reso conto che ero molto agitato.
“And the winner is… Fins & Trotters”

Guardo la mia ragazza e scopro con mia grande sorpresa che sta urlando, ma non sento nulla. Mi alzo. Si alza. Ci muoviamo verso il palco mentre Scott Mills presenta la nostra azienda, e presumibilmente enuncia la motivazione del premio, ma non sento nulla di cio’ che dice. Ho chiesto alla mia ragazza in seguito, ma neanche lei ha sentito nulla.

Applausi, consegna del premio, foto, intervista. Torniamo al nostro tavolo. Tutti erano in piedi e applaudivano. Imbarazzo profondo.
Il telefono nella tasca della giacca vibrava all’impazzata: una gragnola di congratulazioni da amici, parenti, colleghi via email, sms, Twitter, Facebook e tutto il resto. Mi sono sentito imbarazzato da tanta attenzione. Perche’ noi e non qualcuno che ha fatto un lavoro incredibile per decine di anni? Non saprei, ma tento di gustarmi il ugualmente momento.

E ora? Credo che la cosa migliore sia considerare il premio come un punto di partenza piuttosto che come un traguardo raggiunto. Se e’ vero che abbiamo dato prova di poter portare a casa un bel risultato dopo 6 soli mesi di attivita’, sono curioso di vedere cosa riusciremo a fare dopo un anno intero di lavoro, e dopo due. Il progetto a breve termine e’ un furgone-friggitoria, per portare il nostro fish & chips in qualche paese del circondario che non ha un F&C shop. A medio termine un negozio in muratura e poi una vineria. A lungo termine invece il sogno della nostra vita… Ma questo non lo dico per scaramanzia.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i lettori di Winesurf che hanno partecipato alla votazione online: sono i vostri voti che hanno “detto” ai giudici quali prodotti assaggiare e portare in finale. Non so proprio come sdebitarmi, ma se passate per Londra nei prossimi 6 mesi e ci venite a trovare al banco, ditemi “io leggo Winesurf”, e il vostro Fish & Chips lo offriamo noi.

Grazie!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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