Serra della Contessa 1999 Etna Rosso DOC2 min read

Ci sono vini da bere per lavoro e altri che ti danno una ragione del lavoro. In questi cerchi il carattere, ma non devono essere eccentrici, li vuoi tipici ma non ottusi, cangianti ma riconoscibili al naso e al palato. E poi devono avere il volto e le parole di chi li produce dentro il bicchiere e la capacità di viaggiare nel tempo, dandoti la possibilità di ritrovarli.

Fortunato Benanti a coltivare in Sicilia, ma fortunata anche l’Isola ad avere lui. Già, cosa sarebbe stata la cioccolata sicula anni ’90 senza questa correzione amara, fine, scolorata, elegante, stravolgente regalata dagli spuffettamenti dell’Etna?

L’individualismo greco su cui è costruita l’antropologia della maggior parte degli italiani costruisce insormontabili problemi organizzativi quotidiani ma inventa anche acuti ineguagliabili e irreali nelle arti e nella bellezza.

Come bere il Serra della Contessa 1999, tono fresco su fumé e ricordi di marasca, sapido, niente dolcezze, così lontano dal vulcano buono, alla Trota dei fratelli Serva sulla sorgente di Santa Susanna in Rivodutri, già prescelta dai Giovani Igp, sul loro nuovo piatto, anguilla caramellata al miele.

Poi ne bevi, e ancora. E la finisci. Grazie anche a questa freschezza a cui si è data battaglia dal metanolo sino alle Torri Gemelle è la chiave di ogni vino. L’annata è eccelsa, aiuta rossi e bianchi dalla Val d’Aosta all’Etna, appunto. Ma che vino.
Dal quale mi risveglio nel mio corpo attuale dopo aver viaggiato lungo il tempo.

Uva: nerello mascalese e nerello cappuccio
Fascia di prezzo: tra 25 e 30 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: legno

Benanti
Viagrande (CT) – Via Garibaldi, 475
Tel. 095/7893438
Fax 095/7893677
benanti@vinicolabenanti.it
www.vinicolabenanti.it
Bottiglie prodotte: 165.000
Ettari di proprietà: 55
Vitigni: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nero d’Avola.

Pubblicato in contemporanea su:
Alta fedeltà
Italian Wine Review
Lavinium
Luciano Pignataro WineBlog
Winesurf

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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0 responses to “Serra della Contessa 1999 Etna Rosso DOC2 min read

  1. Carlo, per cortesia, le firme agli articoli degli altri tuoi esperti di vino mettile per intero. Autore: Luciano “hurrà  Inter” Pignataro, per esempio….

  2. Questo lo dovrebbe aver fatto Salvo Foti, e a noi non resta che augurarci che le nuove annate siano all’altezza di queste. A me è piaciuto molto anche ilbianco di caselle, costa poco ed è fantastico. secondo me.

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