Rosso di Montalcino a Roma venerdì 27 e sabato 285 min read

Questo non sono solo righe informative. Ho chiesto all’amico Davide Bonucci, grande amante del Sangiovese, di presentare i perché di questa manifestazione molto particolare e da lui molto sentita. Le righe che leggerete sotto sono di Davide a cui, anche se penso non ce ne sarà bisogno, chiedo il favore di ricordare, durante i seminari, il grande maestro del Sangiovese Giulio Gambelli.

La necessità di dare nuovo impulso comunicativo al Rosso di Montalcino nasce durante i reiterati tentativi di introdurre percentuali di vitigni incongrui nel disciplinare. I produttori che credono nell’efficacia qualitativa e commerciale del monovitigno hanno pazientato. Resistendo e osservando con una vaga rassegnazione al dibattito scomposto nato attorno alla presunta "necessità" di rendere Montalcino un territorio omologato, non più caratterizzato dalla produzione di vini monovitigno, a Sangiovese.
Parlando con diversi produttori amici, si è pensato che era giunto il momento di far capire a fondo le potenzialità, la piacevolezza, la diversità, l’unicità del Sangiovese di Montalcino, anche nella sua versione più fresca, meno invecchiata. Il Rosso.

Mi ha aperto il cuore quando ho trovare grande entusiasmo mentre spiegavo l’idea, particolarmente tra le famiglie storiche di Montalcino. Il progetto era appunto quello di portare a Roma un gran numero di produttori, inclusi i nomi storici, le punte qualitative. Ma anche le piccole aziende, le poco conosciute, quelle guidate da giovani, da famiglie del posto o da "importati".
Questo per trasmettere una ritrovata compattezza, un’unità di intenti, che fosse anche un atto di amore per il Sangiovese Grosso vinificato in purezza.

Si è scelta una location non centrale ma comoda come la Villa Aldobrandeschi.
Si è scelto di fare una due giorni che coinvolgesse oltre quaranta produttori, in modo da dare ampio fiato alle tante voci, ai molti punti di vista.

Vini di varie annate, di quadranti diversi, con peculiarità precise, tante storie da raccontare. Gli appassionati avranno modo di capire un vino che troppo frettolosamente, e per pigrizia, si definisce il "secondo vino di Montalcino".

E’ un vino diverso, suona lo stesso strumento ma con note diverse. La musica è diversa, non inferiore. Per aiutare a far comprendere questo sono stati invitati tecnici e giornalisti, critici e appassionati. Quello che ne nascerà sarà una nuova o una ritrovata consapevolezza. Non serve inventare niente di nuovo. Montalcino ha una vocazione naturale, raggiunta in secoli di storia. Il Sangiovese di Montalcino è un purosangue, secondo a nessuno.

 
www.sangiovesepurosangue.it/

 
Venerdì 27 e Sabato 28 gennaio 2012 a Roma – Villa Aldobrandeschi – Via Aldobrandeschi, 14-16  – www.parcoaldobrandeschi.it

 

 
SANGIOVESE PUROSANGUE: ROSSO DI MONTALCINO SECONDO A NESSUNO

Rassegna rivendicativa dell’orgoglio autoctono. Produttori e appassionati si incontrano per celebrare un vino fatto al 100% con uve Sangiovese. Ogni produttore presenterà vecchie e nuove annate di Rosso di Montalcino, dimostrando la grandezza e la capacità di invecchiamento di un grande vino.

 

 
 
PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE:

VENERDI 27 GENNAIO 2012

10.30 Apertura e presentazione dell’evento, dibattito con interventi dei produttori. A seguire, banchi d’assaggio riservati per la stampa
13.00 Apertura dei banchi d’assaggio e dello spazio buffet al pubblico. Oltre 40 produttori presenti
16.30 Seminario-degustazione sui Rosso di Gianfranco Soldera: 1977-1983. Relatore: Fabio Cagnetti
18.30 Seminario-degustazione sulle zone vocate per il Sangiovese. Relatore: Maurizio Castelli – Moderatore: Davide Bonucci
19.30 Chiusura banchi d’assaggio e dello spazio buffet
21.00 Cena con i produttori.

10.30 Apertura e presentazione dell’evento, dibattito con interventi dei produttori. A seguire, banchi d’assaggio riservati per la stampa13.00 Apertura dei banchi d’assaggio e dello spazio buffet al pubblico. Oltre 40 produttori presenti 16.30 Seminario-degustazione sui Rosso di Gianfranco Soldera: 1977-1983. Relatore: Fabio Cagnetti18.30 Seminario-degustazione sulle zone vocate per il Sangiovese. Relatore: Maurizio Castelli – Moderatore: Davide Bonucci19.30 Chiusura banchi d’assaggio e dello spazio buffet21.00 Cena con i produttori.

 

 
SABATO 28 GENNAIO 2012


10.00 Apertura dei banchi d’assaggio al pubblico e dello spazio buffet – euro 15
11.00 Seminario-degustazione di confronto tra Rosso di Montalcino e alcuni Bourgogne Village, Premier Cru e Grand Cru. Alla cieca. Relatore: Armando Castagno
15.00 Seminario sulle varie zone del Rosso di Montalcino. Relatori: Armando Castagno e Francesco Leanza (Salicutti)
17.30 Seminario-degustazione di confronto tra Rosso di Montalcino e alcuni Bourgogne Village, Premier Cru e Grand Cru. Alla cieca. Relatore: Armando Castagno 19.00 19.00 Chiusura dei banchi d’assaggio e dello spazio buffet.

 

 
L’ingresso di 15,00 euro garantisce l’accesso ai tavoli di assaggio e a un light buffet di accompagnamento.
La partecipazione ai seminari e alla cena è possibile solo su prenotazione.
Per info e prenotazioni:
ENOCLUB SIENA 331-1078464
enoclubsiena@gmail.com
Organizzazione in collaborazione con: Riserva Grande

 

 
Aziende presenti:


Armilla
Baccinetti
Baricci
Biondi Santi
Capanna
Caparzo
Castelli Martinozzi
Col d’Orcia
Collosorbo
Costanti
Cupano
Fattoi
Fattoria dei Barbi
Fonterenza
Gianni Brunelli
Il Cocco
Il Marroneto
La Fortuna
La Magìa
Lambardi
La Palazzetta
Le Chiuse
Le Macioche
Le Potazzine
Le Ragnaie
Le Ripi
Lisini
Livio Sassetti Pertimali
Marchesato degli Aleramici
Mastrojanni
Padelletti
Piancornello
Pian dell’Orino
Pietroso
Piombaia
Poggio di Sotto
Querce Bettina
Quercecchio
Salicutti
Salvioni
San Lorenzo
San Polino
Sante Marie – Colleoni
Sesta di Sopra
Sesti
Stella di Campalto
Tenuta di Sesta
Tiezzi
 

 

 
Interventi conferenza, venerdì 27 gennaio, 10.30-12.30, Villa Aldobrandeschi, Roma


 
– Davide Bonucci, presidente Enoclub Siena – Perchè il Rosso. Perchè adesso. Perchè a Roma
– Enzo Tiezzi, agronomo, enologo, produttore dell’azienda Tiezzi – Storia del Rosso di Montalcino
– Stefano Cinelli Colombini, produttore della Fattoria dei Barbi – Il Sangiovese di Montalcino
Altri interventi di produttori: Marino Colleoni (Sante Marie), Filippo Frediani (Marchesato degli Aleramici), Alessandro Mori (Il Marroneto), etc.
– Gianluca Mazzella, giornalista de Il Fatto – Il ruolo di Montalcino nell’Italia della denominazione d’origine tradita
– Maurizio Castelli, enologo – Quarant’anni di esperienza a Montalcino
– Domande e repliche. Seguirà degustazione riservata alla stampa e buffet
 
 

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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