Polish Hill Riesling 2022, Grosset2 min read

Sulla carta un Riesling australiano non ha molte frecce al suo arco per fare breccia nel cuore degli appassionati di questo vitigno. A meno che non provenga dalla Clare Valley, una magnifica zona viticola che si trova ad un centinaio di chilometri a nord di Adelaide.

La sua posizione suggerisce un clima molto caldo adatto ai rossi, e invece a prevalere sono i vini bianchi, specialmente il Riesling che qui mostra insospettabili capacità di invecchiamento.

Non è certo un caso se tra le cittadine di Clare ed Auburn vi abbiano costruito una pista ciclabile chiamata “Riesling Trail”, che consente di visitare lungo il percorso parecchie cantine.    

E proprio ad Auburn, graziosa cittadina all’ingresso della Clare Valley, si trova Grosset Wines, uno dei produttori più iconici del Riesling australiano. Avevo assaggiato i suoi vini nel 2012, quando andai in Australia, e rimasi colpito dalla purezza espressiva che Jeffrey Grosset era riuscito a infondere ai suoi Riesling.

Perciò, quando ho letto che al Judgement of London Wine Fair, il suo Polish Hill 2022 si è piazzato secondo, non sono rimasto sorpreso per nulla, anzi! Grosset Wines è una piccola azienda a conduzione familiare che dispone di quattro vigneti di proprietà, (certificati A-Grade Certified Organic and Biodynamic), che si trovano nelle parti più alte della Clare Valley.  La cantina è ospitata in un’affascinante vecchia fabbrica di burro e ghiaccio.

Il Riesling è il varietale caratteristico della Clare Valley e Grosset ne produce ben 5: Alea Riesling, Springvale Rielsing, G110 Riesling, Rockwood Riesling e Polish Hill Riesling. Il Polish Hill è prodotto da un vigneto di otto ettari di proprietà, selezionato e piantato da Grosset nel 1996 su dolci pendii a circa 500 metri slm. È composto da limo e scisti poco profondi su una sottile crosta di argilla e ghiaia, sovrapposto ad un letto di ardesia blu, che si stima abbia circa 500 milioni di anni. Jeffrey definisce questo vigneto  ‘hard rock’ per via delle viti che faticano a trarre sostanze nutritive dal terreno, e danno grappoli dagli acini piccoli. Non costa poco ma per gli amanti dei Riesling è imprescindibile con i suoi profumi floreali e di lime e la promessa di evolvere nel tempo magnificamente.

Circa 50 euro sui maggiori siti di e-commerce.

Giovanni Solaroli

Ho iniziato ad interessarmi di vino 4 eoni fa, più per spirito di ribellione che per autentico interesse. A quei tempi, come in tutte le famiglie proletarie, anche nella nostra tavola non mancava mai il bottiglione di vino. Con il medesimo contenuto, poi ci si condiva anche l’onnipresente insalata. Ho dunque vissuto la stagione dello “spunto acetico” che in casa si spacciava per robustezza di carattere. Un ventennio fa decisi di dotarmi di una base più solida su cui appoggiare le future conoscenze, e iniziai il percorso AIS alla cui ultima tappa, quella di relatore, sono arrivato recentemente. Qualche annetto addietro ho incontrato il gruppo di Winesurf, oggi amici irrinunciabili. Ma ho anche dei “tituli”: giornalista, componente delle commissioni per la doc e docg, referente per la Guida VITAE, molto utili per i biglietti da visita. Beh, più o meno ho detto tutto e se ho dimenticato qualcosa è certamente l’effetto del vino.


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