Il Fiano più a Sud della Campania: nasce in un paese che si chiama Stio a 450 metri di altezza, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento da agricoltura biologica.
E’ da questa proprietà, nella quale oltre alla vigna ci sono il bosco, la coltura delle patate e dei fagioli, l’ortofrutta e gli olivi, che è partita l’avventura di Peppino Pagano, imprenditore di successo del settore alberghiero che ha avuto la fortuna di un figlio capace di prendere il suo posto che gli consente di dedicarsi alle cose che gli piacciono: l’agricoltura ecocompatibile e l’allevamento delle bufale.
Così la cantina è vicina al vigneto terrazza da cui si vede anche Capri: allevamento e produzione di concime. Una filosofia di vita da cui ripartire.
E’ un Sud poco conosciuto, meraviglioso all’ombra dei templi. Sono di parte, lo confesso, perché di origine cilentana, quando il vino è sospensione del tempo.
Questo bianco è verticale, fresco, sapido, essenziale ed austero, non è gonfio di frutta come spesso accade ai Fiano prodotti fuori dall’Irpinia. L’ennesima dimostrazione delle potenzialità di uno dei vitigni bianchi più importanti d’italia.
Lo beviamo sulla pasta con i piselli, piatto di stagione, in questa curiosa mezza bottiglia (500 cl), e ce lo godiamo inserendolo d’autorità nella cambusa di Garantito Igp.
Uva: fiano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro la bottiglia da mezzo litro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista: 5/5. Naso 22/30. Palato: 24/30. Non omologazione 30/35
Sede a Giungano (Sa). Sede legale a Stio Cilento, Contrada Zerrilli.
Tel. 0828.1990900.
Enologo: Riccardo Cotarella.
Ettari: 16,50 vitati.
Bottiglie prodotte: 70.000.
Vitigni: fiano, falanghina, aglianico
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