Paternopoli, ristorante Megaron di Lina Martone2 min read

L’areale del Taurasi non ha molte scelte gastronomiche anche se qualcosa finalmentesi sta muovendo. Bisogna spingersi a Nusco da Antonio Pisaniello della Locanda di Bu,  ad Ariano Irpino alla Pignata o a Vallesaccarda dai fratelli Fischetti dell’Oasis.

A dieci minuti troverete questo locale gestito da Lina Martone in cucina e dal marito Giovanni in sala: una sorpresa nel cuore della DOCG che vi lascerà convinti ed entusiasti perché la mano ai fornelli è autentica, molto costruita culturalmente ma non cerebrale, innovativa senza virtuosismi, mentre per i pasdaran dell’ogm free e dell’organic, club (al quale noi siamo iscritti sia ben chiaro) diciamo che quaasi tutto quello che viene servito a tavola è di propria produzione, dalle farine per il pane all’olio, dalle verdure alla frutta.

Il locale fu aperto dal padre negli anni ’80 e per capire come sia cambiata la percezione delle cose basti pensare al nome, Megaron, pensato soprattutto per le cerimonie, che oggi è un locale di dimensioni assolutamente normale rispetto alle moderne strutture nate per la banchettistica.

Nel 2000 Lina Martone lo ha ripaerto con il marito Giovanni: una quarantina di posti, una bella saletta per prendere un’aperitivo o il caffè, buona carta dei vini, tanta cura nei particolari.

Si comincia in genere con un bigné in cui si gioca caldo-freddo, alle castagne oppure di melograno glassato all’ortica. Una espressione della cucina dell’orto irpino, tipica agricoltura di autoconsumo.

A seguire una buona zuppa tipica dell’Irpinia e il baccalà fritto accompagnato da una zuppa di ceci. In passato abbiamo anche provato la crostata di peperoni di impronta napoletana su vellutata di pomodoro essiccata al sole e una crema di verza  molto buona.

Tra i primi, un classico sono i fusilli fatti in proprio con i broccoli di Paternopoli e il cotechino fatto in casa. Molto goloso.

Molto ricco, infine, il capitolo dei dolci, preceduto da una piccola selezione di formaggi. Crostate fatte in casa, chiacchiere, millefoglie alla crema sono solo alcune delle scelte possibili.La carta gira con le stagioni.

Spenderete sui 35 euro per un pasto completo.

 

 

Ristorante Megaron
Via Neviera, 11
Tel. e fax 0827.71588
Chiuso lunedì.
Ferie variabili a settembre
www.ilmegaron.it

 

 

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Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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