Oleum a Montefalco: concreti sapori umbri1 min read

Inizia con questo locale umbro una nuova rubrica a tutte le tipologie di locali dove si può mangiare, bene naturalmente. Schede rapide, di poche righe ma con indicazioni chiare, che inquadrano locali incontrati nel nostro girovagare per lo stivale (e non solo). E alla fine , senza doverlo prendere come oro colato, un voto che riprende il nostro logo, dando punteggi da uno a tre surfisti e mette il locale “sulla cresta dell’onda”.

 

Tutto nasce da Olivio (nomen omen), dalla sua produzione di extravergine di altissima qualità e da Daniela, che usa l’olio con mano sapiente e concreta.

Siamo in centro a Montefalco ma entrare a Oleum è come camminare tra gli olivi in campagna e non solo perché le bottiglie prodotte da Olivio prendono buona parte dell’ingresso del  locale ma perché l’olio è la base di una cucina di “casa umbra” ma con quel pizzico di creatività che non guasta mai.

Oleum è piccolo, diviso in varie stanzette su due piani, arredate con semplice eleganza. I piatti cambiano sempre, a seconda della stagione: l’ultima volta ho mangiato tagliatelle verdi ai carciofi e faraona ripiena al tartufo nero accompagnata da monumentali carciofi al forno.

Anche se Daniela gira tra i tavoli la sala è il regno del giovane Massimo, che fa sentire tutti a proprio agio. Anche la carta dei vini, incentrata sull’Umbria lo farà, proponendo poche etichette con ricarichi assolutamente equilibrati.

Equilibrato anche il prezzo: con due piatti (abbondanti e sostanziosi ) sarete attorno ai 30 euro.

 

Tipologia locale: Cucina di territorio

Prezzo vini esclusi : 28-30euro

Pregi :

Buon rapporto qualità/prezzo.

Attenta scelta delle materie prime.

Cucina di sostanza e molto varia.

Difetti:

Tavoli piccoli e spazi piuttosto ristretti

Indirizzo: Corso Goffredo Mameli, 55, 06036 Montefalco PG

Tel. 0742 379057

Mail: info@olevm.it

Valutazione:

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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