La vostra estate in rosa è il titolo che campeggia in copertina.
Poi: La saga dei Leflaive, Grigliate e marinades in Languedoc, le confidenze di Chapoutier, escapade a Margaux, 20 pagine speciali sulla Valle dell’Hérault.
Molta carne a cuocere, dunque.
Si comincia con l’edito di Rodolphe Wartel, dal titolo perentorio: “É-li-mi-nez!”
Che cosa bisogna eliminare? Tutte le cattive notizie che hanno afflitto i francesi, dagli attentati alle grandinate e alle inondazioni, ecc. ecc. Ecco allora: la Cité du vin , i progressi della viticoltura bio, il successo crescente dei rosé, l’umanesimo di Chapoutier e dei Leflaive…
Dopo le immancabili vignette di Master Chat, ecco Terre de web, con le novità del worldwideweb,le indiscrezioni del vino.
E ancora: le novità dalla Champagne, dalla Languedoc, l’angolo del caviste… A seguire il ricco inserto sull’Hérault: i pionieri delle Terrasses de Larzac, focus su Montpeyroux, il Domaine Puilacher, uno chef da grand prix a Gignac, Jean-Pierre Venture, luminoso vigneron a Mas de la Séranne, e poi gli incontournables, i palmarès 2016.
Gli appuntamenti del vino sono nella rubrica Vinotez-le. Si va poi a Bordeaux per ammirare la Cité du Vin, prima dell’appuntamento con Michel Chapoutier, icona del Rodano e dei vini bio. La saga del mese è dedicata, come annunciato dal titolo di copertina, alla famiglia di Olivier Leflaive, in Borgogna.
A seguire, il ritratto di un nuovo vigneron, Michel Autran, a Vouvray, con i suoi Chenin.
Eccoci finalmente ai rosé: ce ne sono della Provenza, naturalmente, ma anche della Corsica, della Languedoc-Roussillon, e perché no, della Champagne , del Rodano, della Loira, del Sud-Ouest. Infine i rosé di Bordeaux.
E ai rosé di Bordeaux è dedicato un altro inserto speciale di venti pagine: i clarets e le origini dei rosé bordolesi, quelli che credono nei rosé di Bordeaux (da Giscours ai Vignerons de Tutiac), poi l’invito a provare i rosé di Bordeaux a tavola e gli indirizzi imperdibili per l’enoturista. Laurent Gotti , noto borgognologo, presenta le Pépites de la redaction (Côteaux Bourguignons, tra Pinot noir e Gamay).
Alla ricerca degli accordi: questa volta tocca alle albicocche (in cucina e con i vini) e al formaggio Banon provenzale. Poi: i luoghi del vino, la pagina di Yann Quéffelec (Flagrant Délice), la cucina di Blandine Boyer , nel Gard, e quella del nuovo chef dello Château de Berne, nel Var.
Eccoci all’itinerario a Margaux, la porta del Médoc, e a quello tropicale, in Tailandia. Restano solo le rubriche dello shopping del vino e dei libri.