La fattoria degli Acquisti: la più bella del mondo!3 min read

E finalmente anche Roberto Tonini è entrato nel novero di coloro che hanno scritto e pubblicato un libro.

Infatti è uscito da pochi giorni  “I miei Acquisti in Maremma. Braccagni: storie di una fattoria negli anni ’50 e ‘60”. Il libro verrà presentato giovedì prossimo 10 maggio a Grosseto nella Sala Consiliare del Comune ( ore 17.30, Piazza Duomo 1) da Roberto e, purtroppo per i presenti, anche dal sottoscritto. Sottoscritto che con grande piacere ha letto il libro ed ha scritto questa breve presentazione.

 

 

Chi di voi non è mai stato alla fattoria degli Acquisti, dopo aver letto il libro di Roberto è vivamente sconsigliato dall’andarci. Sarebbe come arrivare sul set di un grande film d’azione nel momento in cui gli operai lo stanno smontando. Oltre a non trovare niente di quello che si sta cercando il rischio è  di sostituire il ricordo delle belle immagini viste al cinema con una realtà assolutamente piatta e scontata.

Infatti  il libro che Roberto Tonini ha voluto scrivere (nonostante le mie ripetute proteste) in lingua maremmitalica è come, se non meglio, di un film d’azione. Questo perché se c’è una cosa in cui Roberto è veramente maestro è l’immortalare su carta avvenimenti nel loro reale svolgersi.

Potrete così vedere ed apprezzare i passi di danza della donna della sua vita o mettere il naso nelle ricette che la nonna, la mamma o “i su babbo” stanno preparando, oppure seguire da vicino i movimenti del fabbro mentre lavora il ferro o addirittura cercare di difendere Roberto (sbagliando, perché se le meritava tutte e anche di più!) dalle ripassate a sculaccioni che mamma Clarì non poteva esimersi dal dargli.

Ma il bello della scrittura di Roberto è che profuma. Profuma delle centinaia di odori che lo hanno visto crescere ed a cui ha anche pensato, con geniale follia, di dare un voto. Attraverso questi odori, che nessun film d’azione potrà mai darvi, viaggerete in un lungo periodo dello scorso secolo, quello tra la fine della seconda guerra mondiale e gli anni settanta.

Un trentennio dove, oltre che ricostruire, si sono messe le fondamenta per l’Italia di oggi. E mentre seguirete Roberto, la sua famiglia e i suoi amici in questo percorso scoprirete una serie di piccoli mondi antichi pieni anch’essi di rumori, odori, sapori tra cui si modellano piccole grandi storie; molte allegre, alcune tristi e qualcuna, purtroppo, anche tragica.

Dagli Acquisti a Braccagni, da qui a Grosseto e dalla capitale maremmana all’universo mondo. In questo allargamento di orizzonti si muovono i racconti  di Roberto.

Un’altra loro particolare caratteristica è quella di essere quasi a forma di gambero, perché dopo un passo avanti spesso ne fanno due indietro. Non per voler tornare sempre e comunque alle origini ma perché essere partiti per il mondo armati dei consigli e delle massime di genitori, nonne e zie comporta sempre il tornare a riferire che avevano ragione loro.

Ed ha avuto ragione Roberto a scrivere e riscrivere nell’arco di diversi anni questo libro, un ruvido ma saporito tortello maremmano ripieno di gustose storie. Vedrete che al termine della lettura chiuderete il libro sazi di parole ma affamati di cibo e di vita.

I miei Acquisti in Maremma. Braccagni: storie di una fattoria negli anni ’50 e ’60, Effigi Editore, €18

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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