Scusate il titolo irriverente ma sono quelle notizie che fanno male e per questo vanno stigmatizzate (de’, alla faccia del parolone pe’ fa vede’ che ho studiato) per far capire che, come evidenzia uno dei più grandi scrittori della galassia e zone limitrofe, cioè il compiantissimo Giorgio Marchetti in arte Prof. Ettore Borzacchini, s’era visto un bel mondo, fino ad ora.
Il mondo in cui qualsiasi cosa poteva essere presa in giro, dalla potta al ( o alla ) Presidente del Consiglio, anche in maniera assolutamente irriverente ma per questo ancora più verace, rabbiosa, sacra.
Il Cardinali che, senza offesa, dio l’abbia in gloria, a 88 anni suonati si è forse rotto le palle di rimmeterci vaini per permettere a noi di sentirci vivi, grazie ad un giornale che non era irriverente, era pazzamente scandaloso per i benpensanti, ma per i malpensanti era una boccata d’aria fresca (scansando qualche palata di merda).

Era, è e sarà lui, unico e sicuramente irripetibile se non dalle stesse persone che l’hanno fatto fino ad oggi.
E sicuramente il silenzio di chi negli anni è stato preso giustamente per il culo dal Vernacoliere già mi leva di sentimento.
Chiudo con uno dei detti, divenuti calembour di raffinata e forbita dizione, che per me hanno da sempre rappresentato il Vernacoliere: anni fa c’era un dettato politico che sentenziava “Lavorare meno lavorare tutti” e il Cardinali scrisse un libro dal titolo “Trombare meno, trombare tutti!”
Vernacoliere, natodancane, un’ fa come quello che mi caò sull’uscio, ritorna presto!