Si dice malvasia nera, si legge (forse) tempranillo. Pare che le due varietà abbiano gli stessi geni, e se la seconda è la bandiera della Spagna, la Malvasia nera non è quella della Toscana, nota solitamente come gregaria in blend.
Assaggiarla in purezza nel Podere Pellicciano a San Miniato è stata occasione di conoscenza.
Un progetto vitivinicolo nato nel 2003 per mano della famiglia Caputo con un focus sugli autoctoni tutelati da una selezione massale concertata con gli anziani vignaioli, a cui i Caputo danno ulteriore spinta accettando la sfida della vinificazione in purezza.

Un sorso firmato San Miniato ogni volta che si stappa.
Egola 2021 si presenta color rubino con un’unghia granata, note di china al naso, piccoli frutti neri, per un naso potente. La bocca è più sottile rispetto al preludio, ma la rarità di una Malvasia Nera vinificata in purezza (in vasche di cemento vetrificato con il 30% di grappolo intero) seduce per la personalità integra e riconoscibile.