Il Bio è Logico? La risposta il 30 ottobre a San Gimignano1 min read

Se dio vuole non sarà il solito convegno!

 

Non tanto perché il Consorzio della Vernaccia di San Gimignano mi ha voluto mettere in un ruolo che mi è poco consono, quello del moderatore (pensa te!), quanto perché le personalità  che parteciperanno a questo  convegno dal nome insolito  garantiscono una rappresentazione “laica” e a 360° del concetto di vino biologico, naturale, indipendente, tracciabile, etc.etc.

Poi..non so voi… ma avere al mio fianco personaggi come Jonathan Nossiter, (il regista di Mondovino, senza dubbio il film sul vino più vero e coinvolgente), il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese, la presidente della Federazione Italiana Vignaioli indipendenti Matilde Poggi, l’uomo che invece controlla tutti, cioè l’amministratore delegato di Valoreitalia Ezio Pelissetti, un grande agronomo nonché professore universitario come Lucio Brancadoro e (last but not least) quella che ha fatto la “carta d’identità” alla Vernaccia di san Gimignano, cioè Rita Vignani, mi fa pensare che ci sarà da divertirsi.

 

“Il divertimento” inizierà alle 10 precise di mercoledì prossimo 30  ottobre presso il Teatro dei Leggieri, in piazza Duomo a San Gimignano.  Non perdetevelo!

Attenzione! Il teatro è piccolo (e lì la gente non mormora…..) quindi per partecipare occorre assolutamente registrarsi mandando una mail a info@vernaccia.it o e.borgonovi@vernaccia.it.

Se invece volete ulteriori informazioni su “Il Bio é Logico? Sostenibilità e tracciabilità tra presente e futuro” : www.vernaccia.it

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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