I vini e i figli so’ piezz’e core!3 min read

Quello di farsi il vino da soli è da sempre il sogno di ogni appassionato. Solo che farlo senza possedere vigna, cantina e competenze enologiche, normalmente servirebbe un miracolo.

Partendo da queste semplici considerazioni, le Cantine Spalletti Colonna di Paliano di Savignano sul Rubicone, hanno avuto la brillante idea di lanciare l’iniziativa “crea il tuo vino” che potrebbe situarsi a metà tra una scaltra idea di marketing per aiutare le vendite e la voglia di fare qualcosa di nuovo. 

Il progetto comunque funziona in modo così semplice, che l’uovo di Colombo al confronto sembra il cubo di Rubrik. Ad alcuni clienti è stata offerta l’opportunità di “adottare” temporaneamente una barrique di vino, all’interno della quale verrà depositato il “rosso” oggetto del proprio desiderio. Con davanti cinque campioni di vino: due sangiovese, un merlot, un cabernet sauvignon e un’ancellotta, un cantiniere a disposizione per miscelare i vini nelle percentuali richieste, ed un enologo al quale chiedere previsioni, i neo wine maker hanno provato l’ebbrezza di realizzare il proprio Rosso IGT di Romagna.

Il percorso è iniziato a settembre con la scelta delle uve, la partecipazione alla vendemmia e la vinificazione, quindi il primo assaggio di giovedì scorso dove, una volta decise le proporzioni del taglio, i vini verranno posti in barrique per la fase di maturazione che si protrarrà al massimo fino a Marzo 2011. Durante questo periodo sono previsti altri due assaggi che serviranno ai vignerons in erba per capire l’evoluzione del proprio vino. In tutta calma potranno così decidere quando procedere con l’ultima fase, quella dell’imbottigliamento, utilizzando naturalmente le etichette personalizzate che ognuno avrà deciso.

Visto il successo dell’iniziativa, le Cantine Spalletti hanno deciso di riproporla per la seconda volta in un percorso a tappe che vi riepiloghiamo: entro il 30 giugno 2010 saranno raccolte le adesioni al progetto, poi nel luglio 2010 sarà presentato lo staff tecnico delle Cantine Spalletti al novello produttore, il quale sarà accompagnato in visita alle cantine e alle macchine utilizzate per la trasformazione delle uve. Quindi nell’agosto-settembre 2010 l’agronomo e il responsabile di cantina accompagneranno i neoproduttori ad una visita ai vigneti riservati al progetto e nell’ottobre 2010 il produttore potrà assistere e (se vuole) partecipare attivamente, alla raccolta e alla pigiatura delle uve. Infine nel gennaio-febbraio 2011 ogni neoproduttore, attraverso una degustazione guidata dall’enologo, avrà la possibilità di valutare e scegliere tra varie proposte, quale vino o blend  acquistare e mettere in barrique.

A questo punto il giovin produttore dovrà pazientare un anno, fino a che nel marzo-aprile 2012 sarà chiamato ad eseguire due o tre degustazioni per valutare l’evoluzione dei vini in barrique. In conclusione il vino sarà imbottigliato e consegnato, con l’etichetta realizzata liberamente dal “produttore” secondo i suoi gusti. Un modo per promuovere la cultura del vino? Un’atipica esperienza didattica per gli appassionati? O una semplice ricorrenza/anniversario da festeggiare fuori dai canoni? Quale che sia il motivo che spinge una persona all’adesione, di una cosa si può star certi: la soddisfazione del cliente verso il vino è garantita al 100%. Com’è che si dice? I figli so’ piezz’è core!.

 

Giovanni Solaroli

Ho iniziato ad interessarmi di vino 4 eoni fa, più per spirito di ribellione che per autentico interesse. A quei tempi, come in tutte le famiglie proletarie, anche nella nostra tavola non mancava mai il bottiglione di vino. Con il medesimo contenuto, poi ci si condiva anche l’onnipresente insalata. Ho dunque vissuto la stagione dello “spunto acetico” che in casa si spacciava per robustezza di carattere. Un ventennio fa decisi di dotarmi di una base più solida su cui appoggiare le future conoscenze, e iniziai il percorso AIS alla cui ultima tappa, quella di relatore, sono arrivato recentemente. Qualche annetto addietro ho incontrato il gruppo di Winesurf, oggi amici irrinunciabili. Ma ho anche dei “tituli”: giornalista, componente delle commissioni per la doc e docg, referente per la Guida VITAE, molto utili per i biglietti da visita. Beh, più o meno ho detto tutto e se ho dimenticato qualcosa è certamente l’effetto del vino.


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